Per i percettori della NASPI in partenza da luglio un’importante novità INPS. Tutto quello che bisogna conoscere per evitare problemi.
La NASPI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) è la forma di sostegno al reddito alle persone senza lavoro prevista dalla normativa italiana. La misura è destinata ai lavoratori che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà, con l’eccezione delle dimissioni per giusta causa che sono consentite per l’erogazione dell’indennità.
Si tratta quindi di una prestazione molto importante che riguarda migliaia di lavoratori in difficoltà per i quali è riconosciuto un contributo economico dalla durata e dall’importo variabili, a seconda delle retribuzioni precedentemente ricevute e dell’estensione delle settimane di contributi versati. Oltre alle finalità economiche, la NASPI prevede anche l’obiettivo del reinserimento nel mondo del lavoro, con delle importanti novità dal mese di luglio.
Come detto tra le finalità dell’indennità vi è anche quella del riavvicinamento al lavoro del disoccupato. Purtroppo anche se previste dalla norme, con conseguenze severe per gli inadempienti, le politiche attive al lavoro non hanno funzionato e sono state scarsamente attuate dagli enti responsabili.
Da luglio però c’è una consistente novità: i percettori di NASPI e DIS. COLL. (l’indennità di disoccupazione prevista per i collaboratori) dovranno obbligatoriamente iscriversi alla piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) gestita dall’INPS. Scopo della decisione, introdotta dal decreto Coesione, un rafforzamento delle politiche di riattivazione al lavoro.
Al momento, l’iscrizione alla SIISL con tutte le procedure seguenti, dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) alla finalizzazione del percorso con l’accettazione del Patto di servizio personalizzato (PSP), è obbligatoria solo per i percettori dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro. Da luglio i beneficiari di NASPI e DIS. COLL: dovranno seguire le stesse procedure, pena in caso di mancata partecipazione alle iniziative, lo stop all’erogazione dell’indennità.
A partire da luglio si introduce una maggiore attenzione agli obblighi e alle condizionalità previste per l’erogazione dell’indennità, soprattutto in tema di rifiuto delle proposte di lavoro. Secondo le regole in avvio da luglio, saranno i centri per l’impiego o gli enti che seguono il disoccupato nel percorso di politica attiva, a far scattare le sanzioni previste in caso di mancata partecipazione agli obblighi di riqualificazione, di reinserimento, di aggiornamento lavorativo.
Le sanzioni possono arrivare anche alla decadenza dall’indennità in caso di rifiuto reiterato dell’offerta di lavoro. D’altra parte si punta a una maggiore funzionalità e trasparenza della piattaforma SIISL, soprattutto per le offerte di lavoro proposte ai disoccupati, incrementandone il numero con un maggior scambio di informazioni tra SIISL, banche dati regionali e privati.