Buone notizie per chi svolge il lavoro di badante: da oggi è possibile chiedere un compenso maggiore e altre agevolazioni.
Per molti anziani sono una figura di riferimento fondamentale, per altri una piacevole compagnia con cui trascorrere le giornate più solitarie. Le badanti sono entrate a far parte del contesto quotidiano di molte famiglie italiane, svolgendo mansioni di enorme importanza ed efficienza.
Denominate anche assistenti familiari, le badanti operano presso il domicilio della persona anziana, malata o, più in generale, non del tutto autosufficiente. Si occupano dell’accudimento dei pazienti e, in alcuni casi, se con esperienza, possono risultare particolarmente utili anche nella fase di un primo soccorso dell’assistito.
Durante l’arco di tutta la loro permanenza, le badanti assicurano all’anziano una presenza continua, preoccupandosi del loro benessere fisico ed emotivo. Nei casi in cui il paziente necessiti di un’assistenza continua 24 ore su 24, l’assistente familiare può decidere di vivere sotto il suo stesso tetto, assumendosi tutte le responsabilità e i doveri di una badante convivente.
Chi si rivolge alla figura di una badante per ricevere un’assistenza continua, deve tenere conto di una serie di regole burocratiche da seguire per una corretta assunzione legale. La badante è una figura lavorativa a tutti gli effetti, appartenente ad una CCNL di categoria da seguire per le regole di assunzione e per il salario da pagare in busta paga. L’ammontare di ore di servizio di una badante presso un domicilio, devono seguire una rendicontazione corretta con conseguente remunerazione rispetto alle ore di lavoro.
L’orario di lavoro giornaliero per una badante convivente con presenza notturna, varia dalle 21:00 alle 08:00 di mattina. L’orario convenzionale su cui vanno versati i contributi nel lavoro domestico e per la presenza notturna in casa è, generalmente, di cinque ore. Non è legale stipulare un contratto per una presenza notturna 7 giorni su 7, poiché alla badante è concesso almeno un giorno a settimana di riposo.
La presenza notturna di una badante, equivale al diritto di tredicesima per quest’ultima e di 26 giorni di ferie all’anno maturati dopo 12 mesi consecutivi di servizio. Gli orari di servizio notturni, quindi, dovranno essere remunerati in maniera maggiore rispetto al servizio diurno, tenendo sempre a mente anche le necessità quotidiane dell’assistente familiare. Attenzione, dunque, ai contratti stipulati in precedenza con gli assistenti familiari a domicilio e ai loro diritti in quanto lavoratori.