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Economia e Finanza

In arrivo tagli sulla pensione, la manovra 2025 riduce l’assegno ma non a tutti

Prepariamoci ad una legge di Bilancio fatta di tagli: i pensionati saranno i più penalizzati. Tuttavia i tagli non riguarderanno tutti.

Qualche giorno fa, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha asserito senza mezzi termini che, per il 2025, si renderà necessario “razionalizzare la spesa”. L’Italia, infatti, ha superato da un pezzo il limite stabilito dall’Europa in materia di extra deficit e ora è il momento di iniziare a “mettere una pezza” a questa situazione.

Il Governo Meloni taglierà sulle pensioni -(foto Facebook Giorgia Meloni)- Abruzzo.cityrumors.it

Infatti, per la manovra di Bilancio 2025, l’Esecutivo avrà a disposizione circa 20 miliardi di euro: davvero pochissimi se si pensa che negli anni scorsi, i precedenti Governi potevano contare su una cifra quasi doppia. Che fare dunque? La risposta è già scontata: si procederà a suon di tagli.

Ma non si può tagliare su tutto: è già stata decisa la riconferma del taglio del cuneo fiscale – questa misura, da sola, costa almeno 10 miliardi di euro allo Stato – e la conferma dell’abbassamento delle aliquote Irpef. Ad essere penalizzate, quindi, saranno le pensioni. Si prevedono fortissimi tagli sulle pensioni ma, fortunatamente, non su tutte: solo alcuni assegni previdenziali subiranno una riduzione.

Pensioni: le previsioni per il 2025 non sono buone

Non sarà un anno facile per nessuno quello che ci attende: le casse dello Stato piangono da tempo ma l’Europa non transige e ha già avviato la procedura d’infrazione per l’eccessivo debito dell’Italia. E’ il momento di “razionalizzare” la spesa come ha puntualizzato il ministro dell’Economia e razionalizzazione, spesso, fa rima con penalizzazione.

Pesanti penalizzazioni per molti pensionati/Abruzzo.cityrumors.it

Non si può tagliare sui bonus alle famiglie più bisognose: infatti per il 2025 non si toccherà minimamente l’Assegno di Inclusione che, anzi, potrebbe addirittura aumentare d’importo e rivolgersi ad una platea di beneficiari più ampia. Non si può certo fare marcia indietro sull’Irpef: le aliquote resteranno 3 e non si esclude un ulteriore vantaggio fiscale per i redditi medio alti.

L’unico campo su cui sembra possibile applicare qualche taglio resta quello delle pensioni. A quanto pare il Governo di Giorgia Meloni nel 2025 potrebbe tagliare sulle pensioni che superano di quattro volte il minimo. Non pensioni d’oro, dunque, ma assegni che si aggirano intorno ai 1650 euro al mese.

Come verrà applicato il taglio? Si prevede che l’Esecutivo rivedrà le percentuali di rivalutazioni in base all’inflazione. Attualmente vengono rivalutate al 100% dell’inflazione solo le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo dell’Inps: tutte le altre vengono rivalutate secondo percentuali minori.

Secondo i primi calcoli, applicando nuovi tagli, dal prossimo anno, un pensionato che percepisce circa 1732 euro al mese, subirà perdite di almeno 8772 euro all’anno. Chi ha una pensione più ricca di circa 2646 euro al mese, subirà un taglio fino a 44.462 euro all’anno.

Basterà questo a risanare la situazione e rimpolpare le casse dell’Inps? Forse no: forse sarà anche necessario aumentare l’età pensionabile.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.