Accedere ai benefici della legge 104 non significa essere immuni ai controlli. Come funzionano gli accertamenti sul congedo straordinario.
Tutti sanno che diventare titolari di Legge 104 comporta l’accesso a tutta una serie di benefici pensati per rendere la vita quotidiana più semplice e gestibile. Si tratta di agevolazioni dal punto di vista economico ma anche dell’accesso ai servizi e, in ambito lavorativo, finalizzate ad ottenere permessi retribuiti. Una di esse è, nella fattispecie, il congedo straordinario ovvero l’assentarsi dal lavoro per assistere un familiare disabile grave.
Quando, in questi casi, è possibile essere oggetto di visite fiscali, accertamenti e controlli atti ad individuare possibili abusi? Cerchiamo di capire come funzionano i controlli Inps sul congedo straordinario con Legge 104 e quando bisogna prestare molte attenzione per non incorrere in sanzioni o, addirittura, in un reato penale.
Come tutti sanno assentarsi dal lavoro per malattia espone alla possibilità di essere oggetto di una visita fiscale da parte di un medico incaricato dall’Istituto di previdenza che si potrà recare (in predeterminate fasce orarie) presso l’indirizzo di residenza o il domicilio presente nel certificato medico per verificare che l’assenza sia effettivamente dovuta a problemi di salute. Le cose cambiano in caso di congedo straordinario in quanto si ha diritto all’esonero dalla visita fiscale Inps.
Infatti solo per le assenze per malattia sono previste verifiche dei medici Inps dal momento che lo scopo è per l’appunto verificare quale sia lo stato di salute del dipendente mentre il congedo straordinario 104 ha la finalità di fornire assistenza ad un familiare disabile.
Attenzione però: vi è la possibilità che alcuni controlli atti a prevenire il rischio di abusi nell’impiego del congedo 104 vengano effettuati e scoprire un abuso comporterebbe conseguenze potenzialmente molto serie. Si rischiano infatti il licenziamento per giusta causa e di incorrere in una procedura penale con l’accusa di percezione indebita di benefici economici da parte dell’Inps.
Qualora l’importo indebitamente ricevuto superi la somma di 3.999,96 euro il rischio è di essere condannati ad un periodo compreso tra tre mesi e sei anni di reclusione mentre al di sotto di quell’importo la sanzione amministrativa può variare tra 5.164 e 25.822 euro.
Insomma usare il congedo straordinario per scopi personali non è considerato un semplice abuso ma ad un reato vero e proprio. E il datore di lavoro ha diritto, in caso di dubbi a riguardo, di effettuare specifici controlli che possono essere avviati anche dall’Inps.