Il Governo ha sbloccato e stanziato anche nuove risorse per uno dei bonus più attesi ma, purtroppo, ben pochi riusciranno a beneficiarne. Sembra assurdo ma è tutto vero.
Avere qualcosa in astratto ma non poterne fruire in concreto è un po’ come avere il pane e non avere i denti: tremendamente frustrante e ingiusto! Eppure è proprio quello che succederà a milioni di persone le quali potranno beneficiare di un bonus il quale, tuttavia, risulterà inutilizzabile nella maggior parte dei casi.
Il Governo di Giorgia Meloni, anche per il 2025, non si è certo risparmiato in quanto a sussidi e agevolazioni: anche quest’anno è sceso in campo con diversi strumenti di supporto per i soggetti economicamente più fragili e bisognosi. Basti pensare che sono stati riconfermati aiuti importanti come l’Assegno di Inclusione piuttosto che il Supporto Formazione e Lavoro o la Carta Dedicata a Te e l’Assegno Unico.
Proprio ieri è stato sbloccato un nuovo bonus che molte persone attendevano da diversi mesi: un sussidio importante su cui pendevano parecchi punti interrogativi e molti temevano non venisse riconfermato. Non solo è stato riconfermato ma l’Esecutivo ha aumentato le risorse. I beneficiari, però, nella maggior parte dei casi non riusciranno a sfruttarlo. Sembra assurdo ma è così.
Bonus Psicologo: come funziona e a quanto ammonta
Via libera al Bonus Psicologo anche per quest’anno, il 15 aprile è partito lo scorrimento delle graduatorie e sono state stanziate nuove risorse per dare a più persone la possibilità di avvalersi di questo aiuto diventato prezioso, soprattutto, dalla pandemia di Covid in avanti. Ma qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Vediamo cosa.
Il 15 aprile è partito lo scorrimento delle graduatorie per il Bonus psicologo. Lo aveva già annunciato l’Inps con il messaggio 811 del 5 marzo 2025. Ad eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano, da ieri le altre Regioni potranno contare su nuovi fondi. In particolare il Governo ha stanziato altri 5 milioni di euro per consentire di fruire del bonus anche a coloro che nel 2024 erano rimasti tagliati fuori per mancanza di risorse.
Il Bonus Psicologo consiste in un contributo per coprire le spese relative alle sedute – in presenza oppure online – con un professionista regolarmente iscritto all’Albo. L’ammontare dell’agevolazione varierà in base all’Isee. Nello specifico:
- chi ha un Isee non superiore a 15.000 euro riceverà un contributo di 1500 euro;
- chi ha un Isee tra 15.001 e 30.000 euro riceverà 1000 euro;
- chi ha un Isee tra 30.001 e 50.000 euro riceverà 500 euro.
Chi ha fatto richiesta riceverà un codice univoco. Tale codice dovrà essere utilizzato entro 270 giorni dalla data di assegnazione. Trascorso questo tempo verrà annullato. Per verificare lo stato di accoglimento – o rifiuto – della propria domanda, occorre accedere direttamente al sito dell’Inps. Il problema è che molte persone non riusciranno ad utilizzare l’agevolazione anche se la loro richiesta è stata accolta.
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Bonus Psicologo: ecco perché molti non riusciranno ad utilizzarlo
Il 15 Aprile è partito lo scorrimento delle graduatorie per il bonus Psicologo: il Governo ha stanziato altri 5 milioni di euro che verranno dati alle regioni per permettere ad un numero più ampio di cittadini di fruire di questo aiuto per chi sente la necessità del supporto di un professionista. Ma purtroppo c’è un problema con cui bisogna fare i conti.
Il problema è che sempre meno Psicologi accettano di trattare pazienti che fruiscono del bonus. Nel 2024 il numero dei terapeuti che ha accettato questa modalità di pagamento è calato del 4% passando da 33.274 a 31.969. Questo crea ovviamente delle difficoltà in quanto molti potrebbero non riuscire a sfruttare il beneficio in quanto non riusciranno nemmeno a trovare uno psicologo che lo accetti.
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Il motivo di questa rinuncia da parte degli psicologi sta nei tempi di attesa. Infatti essi lavorano gratuitamente con i pazienti che fruiscono del sussidio in quanto verranno poi pagati direttamente dalla Regione. Ma spesso i pagamenti ci mettono anche un anno e mezzo ad arrivare e questo può mettere un libero professionista in serie difficoltà soprattutto se si trova ad avere parecchi pazienti che optano per questa soluzione.
