Rimborsi non reclamati, si tratta di cifre ingenti. Vediamo se e come è possibile recuperare sbagli e disattenzioni.
I contribuenti, come è noto, hanno la possibilità in sede di dichiarazione dei redditi di richiedere dei rimborsi per alcune tipologie di spese sostenute. L’esempio classico sono le spese sanitarie, detraibili per la percentuale del 19 per cento. Eppure può succedere che per errore o per dimenticanza tali somme non vengano richieste.
Si tratta complessivamente di cifre ingenti che restano nelle casse del Fisco, ma che spetterebbero ai contribuenti. Tali somme altro non sono che imposte versate all’Erario, ma non dovute che emergono per detrazioni deduzioni di imposta. Se i rimborsi per queste somme non vengono richiesti mediante dichiarazione dei redditi, restano al Fisco che non li riconosce in automatico.
Rimborsi non richiesti, come agire per riottenerli
Quindi il contribuente ogni anno versa le imposte sui redditi delle persone fisiche, IRPEF. Per i dipendenti e i pensionati, le cifre sono mensilmente trattenute direttamente alla fonte. Spettano comunque delle detrazioni. Alcune come quelle per il lavoro dipendente o per i familiari a carico sono conteggiate nel cedolino o nella busta paga. Altre, come gli oneri detraibili, si richiedono con il modello 730.
Ma in alcuni casi le spese non sono richieste. Capita quando non si presentano le dichiarazione dei redditi. Questo succede se si possiede solo reddito da lavoro dipendente o pensione, con un solo sostituto d’imposta. In caso del genere, infatti, non c’è l’obbligo di presentare il 730, poiché le imposte risultano già versate e non serve un conguaglio per determinare l’imposta dovuta.
Non si corre il pericolo di multe e sanzioni, ma non presentando il modello 730, non si possono richiedere le detrazioni cui si avrebbe diritto. Infatti non si considera che le detrazioni sulle spese detraibili sostenute, potrebbero abbattere l’imposta versate e determinare il diritto a un rimborso fiscale.
Anche dimenticare di inserire la detrazione nel modello 730 rende impossibile il rimborso, che non avviene in automatico. Cosa fare allora? Il beneficio fiscale può essere recuperato, attraverso l’invio di una dichiarazione integrativa.
Si tratta del modello di regolarizzare errori o dimenticanze dopo la scadenza della presentazione delle dichiarazione da modificare. Importante rispettare i tempi massimi per l’invio dell’integrazione. Questa può essere inviata entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di scadenza originaria dell’obbligo fiscale.
Quindi per fare un esempio entro il 31 dicembre 2024 è possibile presentare una dichiarazione integrativa per recuperare le detrazioni che risalgono a spese avute nell’anno di imposta 2018, con presentazione della dichiarazione dei redditi nel 2019.
