Opportunità uniche, quelle offerte dal riconoscimento dell’area di crisi complessa Vibrata-Piceno, che potranno essere colte solo attraverso la presentazione di progetti coerenti con le vocazioni e le esigenze imprenditoriali e se le istituzioni e le imprese sapranno guardare oltre i finanziamenti pubblici e costruire insieme una nuova strategia di mercato e di sviluppo territoriale.
Si svolgerà a Villa Corallo il prossimo 24 marzo un workshop con gli imprenditori del bacino Vibrata e le associazioni di categoria per ascoltare coloro che in questo territorio vivono e lavorano, cui parteciperanno anche il Governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il vice presidente Giovanni Lolli, Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo e Dino Pepe, assessore regionale.
Ascoltare le imprese, infatti, diventa una priorità assoluta in questa fase che, come sostiene anche Di Sabatino, oggi a Roma per il Gruppo di coordinamento istituito dal MISE con il compito di definire e attuare il Piano di riconversione e ristrutturazione industriale dell’area, è una “occasione unica per ripensare il modello imprenditoriale e quello di sviluppo del territorio”.
Del gruppo fanno parte la Regione Abruzzo, la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero del Lavoro e naturalmente il Mise. La Provincia, ha nominato quale suo rappresentante nel Gruppo, Cristian Corsi, docente di Comunicazione d’Impresa, dell’insegnamento di Economia e gestione delle imprese e dell’insegnamento di Project Management, alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo. Il professor Corsi, insieme a Salvatore Florimbi della Camera di Commercio, ha fatto parte del gruppo ristretto di lavoro che dall’estate scorsa ha lavorato alla richiesta di riconoscimento dell’area di crisi.
Un’area di crisi interregionale, la prima in Italia, la collaborazione già intessuta fra le due Regioni, le due Province e i Comuni confinanti, per la realizzazione del ponte ciclopedonale, per la sistemazione di quello esistente sul Tronto, per il rilancio dell’area turistica di Monte Piselli, rendono il lavoro sull’area di crisi “una scommessa da non perdere” per i numerosi risvolti positivi che ne potrebbero scaturire per fare un salto di qualità sui servizi – quelli innovativi come la banda larga per citarne uno – e sulle infrastrutture, con il finanziamento della Pedemontana per collegarci con le Marche.
“Per non sbagliare il tiro però, occorre tornare alla base”, sostiene ancora Di Sabatino, “ascoltare gli imprenditori e monitorare le imprese. In questi anni molte cose sono cambiate, il 70% delle vecchie realtà imprenditoriali ha chiuso, altre sono arrivate e fra questi molti stranieri. Accanto a questo scenario si affianca quello di realtà di assoluta eccellenza: imprenditori che hanno innovato, hanno creato brevetti, si sono aperti a nuovi mercati”.
La Provincia ha inaugurato questa fase di ascolto inviando alle imprese un questionario on line, mentre è in costruzione un sito web dedicato e ha realizzato in collaborazione con l’Università un logo #restartvalvibrata. Strumenti di comunicazione digitale per rendere più fluido e immediato il contatto con le imprese e il territorio.
“Al determinante ruolo che sta svolgendo la Regione”, conclude il presidente, “ che oltre a riconoscere la Vibrata area di crisi ci mette anche i finanziamenti, noi ci affianchiamo con un lavoro che è proprio di chi sta sul territorio cercando di dare voce alle istanze di imprese e istituzioni locali”.