Verifica se hai i requisiti per richiederlo e come presentare la domanda: ecco chi può beneficiarne e tutto quello che devi sapere.
Sulla scia di un’originalissima protesta proveniente dal Regno Unito, in cui molti papà inglesi hanno deciso di chiedere al governo il miglioramento delle opzioni di congedo parentale per i padri, in Italia sembra arrivare un aumento del congedo di entrambe le figure genitoriali. La peculiare protesta britannica, avvenuta circa una settimana fa, riguardava infatti soltanto il congedo di paternità (quello inglese è uno dei meno generosi d’Europa), sollevando una questione poco trattata: se la famiglia è cambiata e si vuole eguagliare il ruolo domestico dei coniugi, è importante concedere dei giorni in più ai padri per permettere alle donne di tornare a lavoro prima.
Per l’occasione sono stati appesi dei bambolotti alle statue di importanti uomini del passato nel centro di Londra, e così la protesta ha potuto avere un’eco ancora più grande. Cosa accade invece in Italia? In cosa consiste questo aumento? Vediamo se spetta anche a te se hai i requisiti per ottenerlo.
La scorsa legge di Bilancio ha riconosciuto la maggiorazione dei congedi parentali per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti: vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Vediamo innanzitutto cosa s’intende per congedo parentale in Italia. Si tratta di uno strumento che permette a entrambe le figure genitoriali di potersi assentare dal lavoro in quei giorni in cui vi è necessità di prendersi cura dei figli, fino ai 12 anni di età, mantenendo comunque il diritto a una parte della retribuzione.
Una prerogativa fondamentale per potersi prendere cura al meglio dei minori e stargli a fianco nel loro percorso di crescita. Sia il padre che la madre possono godere complessivamente di 10 mesi al massimo per ogni figlio, aumentabili fino a 11 se per il primo se ne usufruisce per almeno 3. Il pagamento è previsto, però, per i primi 9 mesi di congedo parentale.
Non tutti sanno che la scorsa legge di bilancio ha previsto un aumento del congedo e che per ottenerlo è necessario presentare apposita domanda disponendo eventualmente dei necessari requisiti.
Se rientri tra coloro che possono usufruirne, la domanda va presentata in modalità telematica attraverso il portale istituzionale www.inps.it, il Contact center integrato o gli Istituti di Patronato. Se non usufruisci di tale diritto, questo si perde e i mesi inutilizzati non possono essere trasferiti all’altro genitore. Quindi conviene utilizzarlo finché puoi.
Chi ha diritto quindi alla maggiorazione? Solo i lavoratori dipendenti, mentre vengono escluse tutte le altre categorie. Poi, nello specifico, l’aumento è ottenibile a patto che il mese di congedo sia fruito entro i 6 anni di vita del figlio, o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, e abbia previsto almeno un giorno nel corso del 2024.