In base a quanto stabilito dalla Legge in Italia, la prescrizione del bollo auto scatta dopo un periodo di tempo ben preciso. Quando succede.
Il bollo auto lo detestano tutti. La tassa di possesso su un veicolo (con un bollo auto diverso per ogni veicolo posseduto) è un tributo che i proprietari di veicoli devono pagare annualmente per mantenere la registrazione del proprio mezzo. La cosa appare assurda i più, perché assurda è l’idea di dovere versare una imposta su qualcosa che è già di proprietà.
E sebbene possa sembrare un obbligo secondario, non adempiere a questa responsabilità può avere delle conseguenze anche grosso. Il bollo auto c’è e va onorato, pena alcune sanzioni di entità crescente che ad un certo punto possono diventare gravi, come detto. Quando un proprietario di auto non paga il bollo, si attiva un processo di recupero crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il contribuente può ricevere un avviso di pagamento in qualità di promemoria dell’importo dovuto. Se poi il pagamento del bollo auto continua a essere ignorato, l’importo cresce a causa delle sanzioni e degli interessi di mora. Queste spese aggiuntive possono rendere il debito iniziale molto più oneroso nel tempo. E può avvenire anche di peggio. Però in alcuni casi la cosa finisce con il decadere.
Quando vanno in prescrizione i bolli auto non pagati?
Se il bollo non viene saldato, ad un certo punto può avvenire un recupero forzoso. Ciò può includere il pignoramento del conto corrente o addirittura la richiesta di un fermo amministrativo e poi di sequestro del veicolo, fino a quando la situazione debitoria non viene risolta. Però esistono situazioni specifiche in cui il bollo auto può non essere dovuto.
Basti pensare ai veicoli esenti da questa tassa, come i veicoli di proprietà di persone disabili, mezzi storici o d’epoca o particolari categorie di veicoli come quelli elettrici in alcune Regioni. Ed il bollo auto non è dovuto durante i periodi in cui il veicolo è stato demolito o radiato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Non tutti sanno che, in caso di rivendita del veicolo, il nuovo proprietario non è responsabile per il pagamento del bollo accumulato dal precedente proprietario, a condizione che la vendita sia avvenuta in modo regolare e documentato. E per quanto riguarda la prescrizione? Il termine in Italia per il bollo auto è di tre anni. Questo significa che, se l’amministrazione non richiede il pagamento entro questo periodo, il debito si estingue automaticamente.
Però questa cosa non avviene di punto in bianco, infatti il contribuente deve dimostrare di non aver ricevuto notifiche o richieste di pagamento durante quel periodo. In alcune circostanze (mettiamo il caso di accertamenti fiscali o comunicazioni ufficiali) il termine di prescrizione può essere interrotto, riprendendo quindi a decorrere solo dopo la risoluzione della controversia.
Questo è un ottimo motivo per conservare e per tenere traccia di eventuali comunicazioni ricevute e dei pagamenti effettuati, per evitare sorprese. Ma tre anni sono lunghi, ed è più facile andare incontro a situazioni negative per chi non paga. Quindi alla fine è sempre meglio fare il proprio dovere e versare quanto dovuto.