Oggi vi sveliamo la verità sull’importo che si riceve nell’assegno per la pensione nel 2025 se è quello che non vi aspettate. Andiamo a vedere il perché.
La manovra di bilancio per il prossimo anno, che sarà approvata in via definitiva il 31 dicembre ma della quale abbiamo un disegno da novembre, ci offre numerose variazioni che possono spiazzare i meno attenti. Per questo diventa fondamentale fare attenzione. La pensione è sicuramente uno dei sostegni economici più importanti. Questo perché viene consegnata a quelle persone che superato un certo limite di età non possono più lavorare e hanno bisogno comunque di sostentarsi.
Spesso però sono improvvise le modifiche che spiazzano i più anziani, non in grado di comprendere aspetti legati magari alla tecnologia e a domande da fare telematicamente. Oggi l’avanzamento di queste cose ha reso tutto molto più semplice, ma ha complicato la vita irrimediabilmente la situazione per gli anziani, anche se va aggiunto che questo è un altro tema su cui torneremo in futuro. Andiamo ora a scoprire la verità sull’importo che si riceverà nell’assegno della pensione 2025 che è molto diverso da quello che si riceve.
Assegno pensione 2025 molto diverso da quello che pensi, perché?
La differenza nell’assegno per la pensione del 2025 dipende da quelli che vengono chiamati coefficienti di trasformazione che sono stati pubblicati dal Ministero del Lavoro. Si tratta di parametri che concorrono al calcolo della pensione con il metodo contributivo e che riguardano dunque i nuovi pensionati.
Grazie a questo tipo di parametro il montante contributivo viene trasformato in quella che è la pensione annua. Variano inoltre in base all’età anagrafica di chi lavora nel momento in cui va a conseguire la pensione dai 57 ai 70 anni. Se l’età è maggiore più elevati saranno i coefficienti di trasformazione.
Ogni due anni, va aggiunto, i coefficienti vengono aggiornati e tutto questo viene fatto seguendo quella che è la stima di vita della popolazione. Si tratta di variazioni che vanno a cambiare quello che è l’assegno per chi va in pensione.
Per il prossimo biennio si applicherà la rivalutazione pubblicata nel decreto n.436 del 20 novembre 2024 e adottato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali insieme al Ministero dell’economia e delle finanze. Entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio e si applicheranno con una revisione contributiva.