Assegno di inclusione a rischio per chi non si presenta presso questo sportello

L’assegno di inclusione, la misura assistenziale pensata dal Governo Meloni, è pronto a essere erogato. Per riceverlo però, c’è una procedura ben precisa da seguire.

La dignità umana è un aspetto che lo Stato deve sempre preservare, l’unico aspetto in grado di dare la cifra del grado di civiltà della Nazione in cui si vive. Per fare ciò, al passare di ogni Governo vengono pensate misure diverse, per cercare di contrastare le condizioni di povertà di molti cittadini, per favorirne il reinserimento nella società e nel mercato del lavoro o, semplicemente, per dar loro un attimo di respiro economico.

Assegno inclusione attenzione dettaglio
Assegno di inclusione a rischio per chi non si presenta presso questo sportello-Abruzzo.cityrumors.it

Fino a non troppo tempo fa, la misura che assurgeva a questo compito, era il tanto discusso Reddito di Cittadinanza, misura economica assistenziale fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, che avrebbe dovuto favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei beneficiari. Con l’avvento del Governo Meloni, non si parla più di Reddito di Cittadinanza ma di assegno d’inclusione. Come si ottiene?

Attenti a non sbagliare

L’assegno d’inclusione è quella misura voluta fortemente dal Governo Meloni, indirizzata a coloro i quali abbiano, all’interno del nucleo familiare, una persona impossibilitata a lavorare, sia questa minorenne, ultrasessantenne, affetto da disabilità o in condizioni di svantaggio. Dal Ministero del Lavoro però, proprio qualche giorno fa, è arrivata una comunicazione, indirizzata ai beneficiari dell’assegno.

Attenzione a cosa fare per non perdere soldi
Ecco cosa bisogna fare per non perdere i soldi dell’assegno di inclusione-Abruzzo.cityrumors.it

La comunicazione inviata dal Ministero del Lavoro in data 2 aprile 2024, comunica un differimento di 120 giorni per la presentazione presso i servizi sociali da parte dei beneficiari dell’assegno di inclusione. Chi è beneficiario, ricorderà di aver sottoscritto il cosiddetto Pad, Patto di attivazione digitale. Per ottenere l’assegno, bisogna presentarsi presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Pad.

Per essere precisi, il Ministero specifica che in fase di prima attuazione e soltanto per quelle domande presentate entro il 29 febbraio 2024, i 120 giorni saranno calcolati a partire dall’invio del flusso delle domande Adi sulla piattaforma GePI e non dalla sottoscrizione del Pad, come per le rimanenti. Per il primo flusso di domande dunque, i 120 giorni sono calcolati dal 26 gennaio, quella che è la data di trasmissione a GePI.

Tale differimento ha lo scopo di migliorare l’organizzazione: in questo modo infatti, sarà possibile calendarizzare in maniera ottimale i primi incontri con i nuclei familiari senza che si incorra nel rischio della sospensione del beneficio economico, problematica che potrebbe porsi soprattutto in quei territori in cui il numero delle domande è molto alto. Per le domande presentate il 1° marzo, i 120 giorni decorrono dal momento della sottoscrizione del Pad del nucleo.

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