Umberto Orlando, presidente della circoscrizione di Lanciano di Ascom Abruzzo, interviene sulla polemica scatenata da alcuni verbali da parte della Polizia Municipale ai danni di commercianti e proprietari di locali che rischiano multe salatissime per occupazione abusiva di suolo pubblico.
“Che danno può fare un vaso di fiori? – incalza Orlando – e quanto spazio può occupare un posacenere che peraltro evita di sporcare e inquinare la porzione di marciapiede pubblico antistante i locali? I commercianti subiscono già abbastanza burocrazia e balzelli statali e comunali, non è possibile che siano sanzionati anche perché contribuiscono ad abbellire la città”.“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei commercianti di multe, verbali e accertamenti di questo genere – prosegue il presidente Orlando– e non nascondiamo un certo rammarico per questo eccesso di zelo da parte della Polizia Municipale. Rispettiamo il lavoro di tutti e le leggi, ma ci sono provvedimenti che invece che essere sanzionati dovrebbero essere incentivati, come appunto quello dell’abbellimento delle vetrine e dell’ingresso ai locali. Sentiamo sempre parlare di città accogliente, turistica, di spazi a misura d’uomo, di ospitalità: posizionare una fioriera o un vaso lungo la strada contribuisce a nostro parere al miglioramento degli spazi pubblici”.
“Nel corso dell’incontro della delegazione lancianese di Ascom Abruzzo con il vice sindaco e assessore al commercio Pino Valente – prosegue l’esponente dell’associazione regionale di categoria – avevamo avanzato il problema degli arredi urbani e dell’attrattiva di strade e quartieri ad alta vocazione commerciale. Ci è stato detto che ci sono provvedimenti imminenti sull’arredo urbano per quanto riguarda l’immediato centro cittadino grazie al protocollo d’intesa sul Marketing urbano tra comune e Camera di commercio. Tuttavia il pur importante finanziamento non basta a coprire tutta la città e in particolare i quartieri in via di espansione e anche le zone più vicine al centro, ma spesso dimenticate. Non sarebbe meglio quindi incentivare, anche solo con piccoli riconoscimenti, l’azione di privati e commercianti che, a proprie spese e nel loro piccolo, intendono migliorare l’immagine della città? Bisognerebbe ringraziare quegli esercenti che nonostante la crisi e le infinite difficoltà della categoria dimostrano concretamente di credere e scommettere ancora nel loro lavoro, e invece si preferisce multarli”.