Cucinare con la piastra a induzione

induzioneIn Italia non è ancora molto conosciuta ma all’estero, ad esempio in Germania e in Francia, la piastra a induzione è sempre più diffusa.

Si tratta di un piano di cottura completamente piatto, solitamente di colore nero e privo dei classici fornelli poiché non funziona a gas bensì a corrente, ma attenzione: non è una cucina elettrica perché il calore è generato da un campo elettromagnetico.

Ha un design molto bello che incontra i gusti di molti e in particolare di coloro che amano le linee moderne ed essenziali.

Io stessa ne ho utilizzata una nel periodo in cui sono stata in Francia e devo dire che mi ci sono trovata benissimo. Inizialmente ero un po’ diffidente poiché temevo che la pasta potesse scuocersi, ma sbagliavo: il calore elettromagnetico non è la stessa cosa del calore prodotto dalle piastre elettriche e infatti tiene la cottura.

Sostanzialmente, appoggiando un recipiente di metallo sulla piastra, l’induttore posto all’interno della cucina a induzione genera un campo magnetico che a sua volta crea delle correnti dette di Foucault (perché prendono il nome dall’inventore).

Le correnti di Foucault trasformano l’energia magnetica in calore che si sprigiona solo a contatto con le pentole e solo all’interno del diametro della pentola stessa e questo permette una maggiore sicurezzadal momento che non ci sono fiamme e quindi non si corre il pericolo di bruciarsi.

Tra l’altro la piastra a induzione offre anche il vantaggio di una maggiore velocità nello scaldare i cibi e quindi una diminuzione dei costi di consumo di corrente e inoltre il display digitale permette un controllo molto preciso della variazione di temperatura per la cottura.

Il bordo della piastra, rimanendo freddo, permettel’appoggio di mestoli o forchette o quant’altro senza correre il rischio di bruciarli e se fuoriesce del liquido dalle pentole durante la cottura non si formano quelle incrostazioni antipatiche da pulire. Rimanendo in tema di pulizia, in commercio esistono prodotti specifici per piastre a induzione, solitamente in crema, che non graffiano il piano cottura e che lo lasciano lucido e pulito in pochi semplici gesti.

La cucina a induzione prevede l’utilizzo di pentole in acciaio con alto contenuto ferroso mentre quelle in alluminio, vetro, terracotta o ceramica non sono adatte, ma sul mercato ormai se ne trovano diversi tipi a prezzi non particolarmente elevati.

E’ un tipo di cucina che, funzionando con la corrente elettrica, non richiede l’allaccio del gas.

Alcuni trovano da ridire sul fatto che se salta la corrente salta anche la cena, ma tutto sommato è un evento raro che la corrente salti e inoltre mi domando a cosa serva avere il gas se poi si deve cucinare al buio o a lume di candela.

Va detto che in Francia sono più diffuse che da noi per il fatto che il costo della corrente elettrica è più basso rispetto all’Italia ma come già accennato è vero anche che i tempi di cottura con la cucina a induzione si dimezzano e dunque alla fine del mese facendo un bilancio ci si accorge che il consumo di corrente non è stato particolarmente elevato.

In Italia SIEMENS è riuscita a rendere accessibile la cottura a induzione grazie alla possibilità di limitare l’assorbimento elettrico del piano cottura permettendo di cucinare partendo da solo 1 kW e offre una vasta gamma di scelta di cucine a induzione.

Comunque su internet si possono trovare varie marche a diverse fasce di prezzia partire da circa 360 euro.

Senza dubbio la cucina a induzione è innovativa, sia nel design chenel modo di cucinare e molti sono dell’idea che sarà questa la cucina del futuro.

 

Monica Cillario

 


 

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