Pescara. Allarme Tares. Lo lancia la Confcommercio: “In ginocchio tutto il terziario”, e punta alla proroga per la nuova tassa che entrerà in vigore ad aprile. Aumenti del 500 per cento per pescherie, ristoranti e fruttivendoli.
La Confcommercio di Pescara lancia l’allarme in vista della prossima applicazione della Tares, il nuovo tributo in materia di rifiuti e servizi,”L’entrata in vigore della Tares, prevista per il prossimo aprile”, commenta il direttore della Confcommercio Pescara, Walter Recinella, “rischia di mettere in ginocchio tutte le aziende del commercio, del turismo e dei servizi. E’ grande la preoccupazione nel comparto da noi rappresentato in considerazione degli enormi incrementi previsti nel passaggio dall’attuale sistema (Tarsu o Tia) alla nuova Tares”. A livello nazionale , la Confcommercio Nazionale punta fortemente ad ottenere un’ulteriore proroga, dopo lo start già spostato ad april,e dell’entrata in vigore del nuovo tributo e sta lavorando sia per un ulteriore slittamento di tale termine che per modificare radicalmente i parametri ed i coefficienti da cui scaturiscono gli importi da applicare alle attività. “Infatti, se non ci saranno modifiche”, rileva Recinella, “la Tares porterà ad aumenti clamorosi rispetto al tributo finora riscosso per i rifiuti con picchi che andranno oltre il 500% per attività come ortofrutta, pescherie e ristoranti”.
“Alla luce di tale insostenibile situazione”, spiega il direttore dell’associazione di categoria, “ci siamo attivati immediatamente a livello locale chiedendo un incontro urgente ai sindaci dei comuni della nostra provincia per ridefinire i regolamenti comunali sulla materia e cercare di rendere meno pesante l’applicazione del tributo. Infatti, già con l’attuale Tarsu il Comune poteva definire con apposito regolamento detrazioni, agevolazioni ed esclusioni inerenti l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed in tale contesto e’ possibile lavorare assieme ai comuni per contribuire ad attenuare e riequilibrare il nuovo tributo. L’auspicio”, prosegue Walter Recinella, “è che dalla congiunta azione della Confcommercio Nazionale nei confronti del Governo e delle associazioni territoriali nei confronti dei comuni, scaturiscano provvedimenti in grado di evitare la pedissequa applicazione della Tares attenuando l’impatto della stessa sulle aziende. Se cio’ non avverrà”, conclude, “ ci troveremo di fronte ad un vero e proprio colpo di grazia sulle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi”.