Bufera sull’American Airlines dopo la diffusione del filmato, diventato presto virale, che riprende un uomo trascinato a forza giù dall’areo per il quale aveva regolarmente pagato il biglietto.
La compagnia aerea vende più biglietti di quanti non ne siano effettivamente disponibili confidando che, grazie a cancellazioni, cambi di prenotazione e ritardi al check-in, a bordo arrivi un numero di passeggeri comunque compatibile con l’aereo che effettua il volo.
Si tratta del cosiddetto overbooking, una pratica sempre più diffusa e che, per quanto censurabile, non è in alcun modo vietata. I guai iniziano ovviamente quando nonostante cancellazioni e cambi di prenotazione, i passeggeri che si presentano all’imbarco sono comunque superiori alla capacità dell’aereo.
Generalmente, le compagnie aeree risolvono il problema offrendo un rimborso in denaro ai passeggeri disposti a partire con il volo successivo, ma nel caso in cui nessuno decida di rinunciare volontariamente al proprio posto è la compagnia a decidere chi parte e chi no.
Lo ha scoperto a sue spese il passeggero di un volo United Airlines in partenza da Chicago e diretto a Louisville, in Kentucky. Nonostante l’offerta di 400 dollari, più la sistemazione gratuita in hotel, nessun passeggero ha deciso di rinunciare al viaggio, la compagnia ha quindi estratto a sorte chi avrebbe dovuto restare a terra e lo sfortunato passeggero è stato letteralmente trascinato via dalla polizia aeroportuale.
La scena è stata filmata dagli altri viaggiatori e il video, prontamente postato su twitter, è velocemente diventato virale. Sommersa dalle critiche, la compagnia aerea è stata costretta ad intervenire sulla vicenda, scusandosi sia per l’overbooking che per il trattamento riservato allo sfortunato passeggero. Inoltre sulla vicenda è stata aperta un’indagine che è già costata la sospensione ad un agente della polizia aeroportuale.