Valle Castellana. Sarà inaugurata domani, martedì 8 giugno alle ore 10:30, in piazza D’Annunzio a Valle Castellana la panchina rossa simbolo della lotta contra la violenza sulle donne realizzata da tutti gli alunni del plesso di Valle Castellana.
A presentare l’iniziativa ci saranno il Sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, il Sindaco di Rocca Santa Maria, Lino Di Giuseppe, e la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” Civitella-Torricella, Sandra Renzi, che dirige anche i plessi dei due comuni montani.
“Il progetto di educazione civica, che ha coinvolto i tre gli ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di 1°grado), ha voluto affrontare temi attuali e importanti come la parità di genere e i maltrattamenti sulle donne, perché è importante fin da piccoli saper dare un nome e una forma a ogni comportamento di violenza” sottolineano i sindaci di Valle Castellana e Rocca Santa Maria e la Dirigente Scolastica. “Realizzando un progetto in continuità verticale, utilizzando linguaggi e strumenti adatti alle diverse fasce di età, il progetto ha messo al centro “l’attenzione per l’altro, con tutte le sue specificità”. Se, infatti, gli studenti hanno la possibilità di vivere in un ambiente in cui il rispetto e la parità di genere non sono eccezioni ma il pane quotidiano, allora potranno diventare adolescenti e adulti più attenti e consapevoli nelle loro relazioni e nei legami futuri”.
Il progetto raccontato dalle scuole. E così i bambini più piccoli hanno trovato nella raccolta “Fiabe in rosso” un insieme di storie della tradizione dal finale rivisitato, la propria occasione per riflettere sull’importanza di trovare ciascuno la propria strada, senza cliché o finali scontati, spesso decisi da altri. Un modo per promuovere la cultura della affettività sana e costruttiva, combattendo fin da piccoli stereotipi pericolosi, che conducono a tragedie che troppo spesso conosciamo. I ragazzi della scuola secondaria hanno realizzato un progetto multidisciplinare che, partendo dalla visione di un video di Paola Cortellesi (in cui veniva presentato un nutrito elenco di parole che, trasformate dal maschile al femminile, risultavano essere una classificazione di insulti e offese contro le donne), li ha fatti riflettere sul linguaggio, usato spesso anche in maniera inconsapevole, che diventa la prima forma di discriminazione. Sono state poi fatte conoscere diverse figure femminili importanti, che spesso hanno dovuto lottare per vedere riconosciuti i propri diritti e analizzate le realtà degli Stati in cui tali diritti sono ancora negati. Inoltre si sono messi a confronto alcuni dati Istat relativi sia alle situazioni di violenza contro le donne, in Italia e in altri Paesi del mondo, sia alle differenze, ad esempio, di trattamenti economici per la stessa professione o alla scarsa presenza femminile nei luoghi così detti “di potere”.
Infine, ma non da ultimo, si è voluto lasciare un segno tangibile sul territorio, scegliendo di dipingere la panchina rossa, diventata il simbolo della lotta alla violenza contro le donne. “Vogliamo che questa panchina sia considerata il simbolo della nostra consapevolezza e del nostro impegno – spiegano i ragazzi di Valle Castellana – per la promozione di una cultura che sappia garantire sempre la parità di genere”.