La Diocesi di Teramo-Atri, in collaborazione con il MIUR-Ministero Istruzione Unioversità e Ricerca, l’Università degli Studi di Teramo, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e la Regione Abruzzo, organizza nei giorni 25 e 26 giugno il primo “Forum Internazionale del Gran Sasso”, sul tema “Dove il passato incontra il futuro. Il contributo dei Centri di Ricerca in Europa”. Un evento di grande rilevanza che vedrà la partecipazione di personalità ed esperti di Università ed Enti di Ricerca, per un confronto a tutto campo sul tema, nelle diverse declinazioni che saranno sviluppate nei dieci ambiti previsti, oltre alle sessioni plenarie, che vanno costituire un quadro organico sull’oggetto di riflessione.
L’evento che assume un carattere internazionale, stante la partecipazione di docenti anche di università straniere, avrà inizio con la “Cerimonia inaugurale” presso la Sala Polifunzionale della provincia di Teramo, lunedì 25 giugno alle ore 17.00, a cui farà seguito alle ore 20.15 il “Concerto per l’Europa”, a cura dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio G. Braga” di Teramo.
Tra i tanti ospiti che si alterneranno negli interventi, è prevista la partecipazione di Enzo Moavero Milanesi, Ministro per gli Affari Esteri – Università Luiss Guido Carli di Roma.
Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo evento, sottolinea così la genesi e le ragioni del primo Forum Internazionale del Gran Sasso: ”Il tema del primo Forum internazionale dei docenti universitari del Gran Sasso è un invito a riscoprire il ruolo delle Università e dei Centri di ricerca in quel cambiamento d’epoca che papa Francesco ha indicato non solo per l’Europa ma per tutta la società contemporanea. Per la sua origine europea, l’Università, e con essa i Centri di Ricerca, è chiamata a riscoprire la sua vocazione e a rispondere alle sfide del cambiamento d’epoca che sollecitano il rilancio della conoscenza e della carità intellettuale. Non si può rinnovare l’Europa senza una nuova capacità progettuale che ha bisogno di una continua elaborazione culturale capace di coinvolgere tutti i cittadini. La Chiesa, dal cui cuore è nata l’Università, ex corde Ecclesiae, desidera incoraggiare e sostenere tutte le comunità accademiche e scientifiche perché la loro terza missione (la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società) sia accolta come indispensabile servizio per il futuro dell’Europa”.
“Ho apprezzato molto – ha dichiarato il rettore dell’ Università di Teramo Luciano D’Amico – l’iniziativa del nostro Vescovo di riunire le Università e i Centri di ricerca della regione per una profonda quanto necessaria riflessione sul valore dell’eredità culturale dei secoli passati nelle grandi sfide del futuro. Uno spaccato di ciò che siamo stati, per comprendere chi siamo, per un “futuro della memoria” all’interno dell’ Europa – la grande costruzione politica del Novecento che festeggia, un secolo dopo, la fine del conflitto della 1° Guerra Mondiale e che da quasi settanta anni ha cancellato l’idea stessa della guerra e può ricordare finalmente in pace e riconciliata con se stessa”.
La partecipazione ai lavori del Forum è aperta a tutti i cittadini.