Tanta gente e tantissimi studenti, solo posti in piedi per applaudire i testimoni dell’antimafia. Dopo il grande successo di Pescara del 26 ottobre scorso, un trionfo ha segnato la seconda cerimonia di consegna del 24° Premio Paolo Borsellino che ha chiuso un anno straordinario dell’Associazione Falcone e Borsellino . Se a Pescara erano state protagoniste le Istituzioni tanto da far scrivere al prestigioso quotidiano “La Stampa” che “era riunito in quel teatro il gotha europeo dell’antimafia” e tanti altri a scrivere di “Forum italiano dell’antimafia” con il Prefetto Franco Gabrielli; il vice Ministro dell’Interno Vito Crimi; il Presidente della antimafia Nicola Morra; il Prefetto Savina, il generale dei Ros Pasquale Angelosanto; Giovanna Boda dirigente del Miur; Giovanni Bombardieri Procuratore di Reggio Calabria; Michele Prestipino Procuratore di Roma;, i sostituti Procuratori Roberto Sparagna di Torino e Alessandra Cerreti di Milano; i Questori Alessandro Giuliano di Napoli e Renato Cortese di Palermo; a Teramo i veri protagonisti sono stati volutamente i giovani, gli studenti, il grande coro iniziale, i bambini che hanno chiuso, e tutti gli splendidi testimoni sulle cui gambe camminano le idee di Falcone e Borsellino.
Certo l’entusiasmante Pierfrancesco “Pif” Diliberto che ha regalato momenti di sano entusiasmo e contagiosa speranza ai giovani; certo il fantastico Roberto Tartaglia sostituto procuratore di Palermo che speriamo di vedere presto e spesso nelle scuole abruzzesi con la sua storia di impegno importante che si lega ad una carica di umanità e simpatia sorprendente e spiazzante , che fa così bene in un mondo spesso grigio; certo i giornalisti minacciati Bulfon e Cordova; certo le docenti Divisi e Magno…. e tutti tutti gli altri, ma soprattutto i giovani studenti. 1000 studenti che vederli insieme sono una forza. 1000 studenti che per un attimo riesci a sperare. 1000 studenti che non hanno mai alzato un fiato, e non è semplice. 1000 studenti seduti anche sulle scale, e anche in piedi, e nessuno fuori e tutti a cantare e battere le mani, e tanti con la maglietta bianca del Miur e la frase di Falcone, a dirci che questa è la strada giusta e fermarsi ora sarebbe veramente un peccato. Un peccato mortale. Certo, forse erano stati di più i giovani in piazza per la “quarto savona 15”.
Però a Teramo quei 1000 studenti e i tanti tanti tanti cittadini hanno definitivamente consacrato il Premio Borsellino come la più qualificata, seguita, coerente e credibile manifestazione che si svolge oggi contro le mafie. Con i suoi 27 anni di storia luminosa, con il suo impegno coerente, l’unica in grado di iniziare a Gennaio con le manifestazioni in ricordo della Shoa e terminare a Dicembre. Nel 2019 sono stati 74 gli incontri, toccanti testimonianze, tanti libri, spettacoli . Tutti incancellabili. Perché la memoria è iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico.