Ricco e molto partecipato il programma delle Giornate FAI d’Autunno a cura della delegazione del Fondo Ambiente Italiano di Teramo, che si sono svolte il 13 e 14 ottobre, alla scoperta dei tesori e dei capolavori dimenticati della “Teramo nascosta”.
Uno dei due grandi appuntamenti che vengono promossi dal FAI in tutta Italia e che coinvolgono ogni anno oltre mille siti con l’obiettivo primario della sensibilizzazione alla difesa dell’ambiente e del patrimonio. Totalmente incentrato sulla città di Teramo il programma di quest’anno ha previsto anche quattro itinerari alla scoperta della “Teramo nascosta”: dalle preziose tracce musive delle Domus romane alle più importanti dimore storiche appartenenti alle famiglie che hanno avuto nei secoli un ruolo di primo piano nella vita sociale ed economica della città. Dimora storica e prezioso scrigno di beni librari e artistici che sarà svelato al pubblico anche nel suo patrimonio meno visibile è anche Palazzo Delfico-Biblioteca Délfico.
E’ stato meta di tantissimi visitatori anche lo splendido Polittico di Jacobello del Fiore – di grande valore simbolico per Teramo – posto all’interno della Cattedrale, che rientra a pieno titolo tra i Tesori nascosti, o meglio, dimenticati che sono stati riaperti al pubblico in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, per l’ultima occasione prima del restauro cui è stato destinato.
Massiccia la presenza delle scuole del territorio, Liceo Classico, Liceo Scientifico e l’istituto alberghiero Di Poppa-Rozzi e prezioso il contributo dei numerosi apprendisti ciceroni che hanno narrato ogni luogo con dovizia di particolari.
Forte la presenza anche delle istituzioni con il Sindaco Gianguido D’Alberto che presenziato ogni luogo e gli assessori alla Cultura e all’Ambiente del Comune di Teramo, Luigi Ponziani e Valdo Di Bonaventura.
Nell’ambito della campagna #salval’acqua promossa dal FAI nazionale per l’anno 2018 viene proposto nella due-giorni un itinerario botanico e artistico alla scoperta dei tesori della Villa Comunale, di recente oggetto di un’importante azione di recupero e riqualificazione. Sempre sulla scia del filone della “Teramo nascosta”, il FAI Teramo ha voluto proporre una ricostruzione della storia della Villa e riscoprire le tracce del suo patrimonio mettendo a disposizione dei visitatori un dépliant a carattere storico e una segnaletica delle specie vegetali più interessanti, realizzati in collaborazione con studenti e docenti dell’istituto Di Poppa-Rozzi.
Grazie alla disponibilità dei proprietari sono state aperte al pubblico complessivamente quattro domus romane e undici dimore storiche. Don Aldino Tomassetti consentirà la visita, negli orari compatibili, al Polittico di Jacobello; mentre la Villa Comunale è stata visitata con la sapiente guida del professor Nicola Olivieri alternata a quella dei giovani “apprendisti Ciceroni” dell’Istituto Di Poppa-Rozzi.
La Palestra CAM ha inoltre regalato, infine, quattro esibizioni nella giornata di domenica 14 ottobre sul tema degli elementi fondamentali della materia: aria, acqua, terra e fuoco. Il percorso sfiora il “due di coppe”, i busti di Aurelio Saliceti e Giannina Milli, la piazzola dello zampillo antistante il laghetto. Saranno fatti cenni storici sui monumenti citati e letti alcuni versi sulla poetessa pubblicati da Tonino Di Natale. In prossimità dei siti è stata inoltre disponibile una cartellonistica con le caratteristiche dettagliate dei percorsi.
Le GFA18 di Teramo, curate dalle Delegazione FAI di Teramo e dai numerosi volontari, sono state patrocinate dalla Provincia di Teramo, dal Comune di Teramo, dal Consorzio Bim e della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo.