“Qualcosa di sospetto ai polmoni o nel sangue”: cosa è uscito fuori dalle analisi di re Carlo, non solo tumore

La notizia della malattia di re Carlo ha sconvolto il mondo intero, in tanti si chiedono cosa abbia davvero: adesso parla l’esperto. 

Qualche giorno fa Buckingham Palace ha fatto un annuncio che nessuno avrebbe voluto ascoltare, ha comunicato ufficialmente che a re Carlo è stato diagnosticato un cancro e che ha già iniziato le cure. Una comunicazione arrivata dopo un intervento alla prostata, ma non ci sarebbe alcun legame con questa patologia. Sulle condizioni di salute del sovrano britannico non è stato detto altro, ma adesso arrivano le rivelazioni sulle sue analisi.

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Re Carlo, cosa dicono le analisi del sovrano -Credit IG Theroyalfamily- Abruzzo.cityrumors.it

Il Regno Unito e non solo è preoccupato per la salute di re Carlo che intanto ha lasciato Londra per curarsi nella sua casa di campagna a Sandringham. E intanto sono emerse altre informazioni su quello che sarebbe il suo stato di salute.

Che malattia ha re Carlo, le parole dell’urologo

Da Buckingham Palace non sono arrivate altre comunicazioni ufficiali sullo stato di salute di re Carlo, a parte la notizia della diagnosi di cancro, non è stato spiegato dove abbia il brutto male, come stia davvero e quali sono le cure che sta facendo. Proprio per questo diversi medici hanno fatto varie ipotesi sul suo stato di salute.

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Dove si trova la malattia di Re Carlo III?-Credit ANSA-Abruzzo.cityrumors.it

L’urologo Gabriele Antonini ha spiegato che quando una persona importante come lo è il re del Regno Unito deve fare un’operazione alla prostata, viene sottoposto a una serie di accertamenti in cui è difficile riscontare tumori in altre zone del corpo.

Quindi secondo lui il problema è locale: “(…) I colleghi inglesi sono entrati endoscopicamente nella prostata del paziente attraverso l’uretra, hanno analizzato la vescica e hanno trovato un tumore vescicale (…)”.Questa secondo lui è la prima ipotesi con le informazioni che si hanno a disposizione.

La questione sarebbe diversa, ha spiegato Antonini, se la scoperta è avvenuta nello screening preparatorio in cui potrebbero essere state fatte una serie di analisi, come una lastra ai polmoni. In questo caso potrebbero aver trovato una formazione sospetta o ancora con un esame del sangue, potrebbero aver riscontrato un’alterazione dei globuli bianchi e dunque una possibile leucemia.

L’urologo, analizzando tutta la questione, ha spiegato che secondo lui va escluso il cancro al fegato, al pancreas o all’intestino, perché sarebbe stato riscontrato molto prima dell’intervento. Se, invece, il tumore è localizzato alla prostata, l’urologo ha spiegato che si potrebbe procedere con una cura radioterapica. Chiaramente si tratta solo di ipotesi che non trovano, per ora, alcuna conferma.

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