E’ per questo che in Sala Consiliare del Comune domenica, a partire dalle 17, verrà premiata la docente ed ex assessore al Sociale (Giunta Crisci) Adriana Piatti, attualmente componente delle Vincenziane e che fu anche la persona che 20 anni fa istituì la prima commissione di genere a Roseto cogliendo quanto fosse importante dare voce al contributo femminile declinandolo in un organo consultivo al servizio della pubblica amministrazione.
Nel corso dell’evento interverrà come ospite d’onore anche la senatrice Elena Marinucci che fu la prima presidente della Commissione nazionale delle Pari Opportunità.
Alla cerimonia interverranno per un saluto il sindaco Sabatino Di Girolamo, l’assessore al Sociale Luciana Di Bartolomeo, la consigliera delegata alle Pari Opportunità Emanuela Ferretti e le emeriti Presidenti delle Commissioni Pari Opportunità Tersa Ginoble, Dalia Maggetti, Lucia Converti, Feny Di Sano e Sabrina Di Furia. L’incontro è moderato dalla presidente della Commissione Giorgiana Camplese che nel presentare l’iniziativa ha cosi dichiarato: “Era doveroso che la Città di Roseto, che ha fatto del sociale e delle protagoniste femminili in questo settore il suo fiore all’occhiello, dedicasse un pensiero proprio a loro viste che si sono battute con ostinazione in prima persona per promuovere l’affermazione dei principi di integrazione delle donne e delle pari opportunità a partire dalla famiglia, alla scuola, fino alla vita pubblica. E’ per questo che ci è sembrato giusto abbinare questo premio alla Festa della Donna volendo simbolicamente omaggiare tutte le donne che ogni giorno si battono per una vita migliore e per l’uguaglianza dei diritti; alle donne che stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro; alle più giovani che s’impegnano con straordinaria volontà negli studi, ottenendo risultati sempre più notevoli, pur nella difficoltà di intravedere prospettive; alle donne immigrate che cercano di costruire qui una vita che sia almeno degna di essere vissuta per loro stesse e per i loro figli, e alle donne che, anche in questo momento stanno vivendo sulla propria pelle e sulla carne dei propri cari l’atrocità della guerra”. Adriana Piatti e le presidenti che si sono succedute a Roseto, avevano colto l’importanza di un abbraccio da rivolgere a queste donne, e oggi abbiamo il dovere con questo premio di ringraziarle per questa lungimiranza”.