Pescara. Vincenzo Olivieri sarà di scena al Teatro Massimo di Pescara, giovedì 2 dicembre alle 21, con il suo nuovo spettacolo, “Ante Virus”, prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni.
I biglietti sono disponibili sul circuito Ciaotickets ciaotickets.com (online e punti vendita): settore unico 16,20 (diritti di prevendita inclusi).
“Ante Virus”, che ha debuttato la scorsa estate, verte su riflessioni ironiche e semiserie su come era il mondo prima della pandemia. In questo spettacolo Vincenzo Olivieri invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze dell’evento che ha modificato le abitudini umane e che non ancora abbiamo messo bene a fuoco, ma soprattutto sullo “spartiacque” sociale che esso ha generato: le nostre nuove abitudini in campo sentimentale, lavorativo, sessuale, relazionale, sociale…insomma un selfie scattato oggi rispetto ad una foto in bianco e nero prima del virus. Riuscirà Vincenzo Olivieri in questa impresa? Forse sì, ma per analizzare al meglio tutte le prospettive si confronterà con esperti di grande calibro come il dott. Carmelo Fiordibene, il neo Premio Nobel per la scienza Giacinto Giaggiuoli e tanti altri.
I temi musicali sono a cura di Massimo D’Epifanio. Radio Parsifal è media partner dell’evento. Info: 328 7192271.
Vincenzo Olivieri ci ha gentilmente concesso un’intervista.
– Il prossimo 2 dicembre sarai di scena al Teatro Massimo con il tuo nuovo spettacolo “Ante Virus”, di che cosa si tratta?
“Ante Virus” è uno spettacolo che ho messo su dopo quello dell’altro che è un po’ simile in realtà come argomentazione, ma è completamente diverso che era “In virus veritas”. Visto che questa pandemia ci ha un po’ scioccati sotto ogni punto di vista l’anno scorso ho parlato ne “In virus veritas” del lockdown, quindi uno spettacolo un po’ più introspettivo, non mi rivolgevo al pubblico ma era un vero e proprio spettacolo teatrale dove parlavo con delle persone che non c’erano in realtà lì e quest’anno invece c’è quest’altro spettacolo, “Ante virus”, per vedere come la pandemia ha cambiato la nostra vita normale rispetto a prima, quindi si va a vedere il prima e il dopo. Quindi momenti dedicati a com’era la vita prima del virus ed altri a come la vita è cambiata con personaggi particolari come il dottor Carmelo Fiordibene che è un mio personaggio storico, un dottore, che parla appunto della parte sanitaria, poi un signore di Chieti che ha isolato un vaccino per la variante pescarese che si è scatenata a Chieti ed un altro che è un soggetto un po’ più rude, abituato a fare a botte nelle feste di piazza che si facevano e adesso non si fanno più, dunque lui non sa cosa fare. Tutto questo è intervallato naturalmente da monologhi che riguardano me e la vita com’era prima, questa è un po’ l’ossatura dello spettacolo, ci saranno tante sorprese che non posso anticipare. È uno spettacolo divertentissimo, ci sarò io come monologhista, quindi con il cabaret, poi ci sono dei personaggi caratteristici che ho fatto.
– Quale messaggio vuoi far passare con questo spettacolo?
Vorrei fare un fermo immagine su quella che è la situazione odierna, fotografando la nostra vita di esseri umani di oggi e vedere come siamo cambiati rispetto a ieri perché le abitudini sociali, personali, commerciali e sentimentali sono cambiate. Quindi un paragone fra quella che era e quella che è la vita dell’uomo oggi, infatti è tutto supportato da una serie di mini Quark, abbiamo preso in considerazione anche la scala di Maslow che è un filosofo che indica tutti i bisogni umani e abbiamo scalato questa piramide considerando appunto tutti i bisogni umani vedendoli da un punto di vista comico, simpatico naturalmente in virtù di questa pandemia che ci ha cambiato un po’ la vita.
– Secondo te la pandemia ha migliorato o peggiorato il genere umano e la società?
Questo dipende dalle persone, il mondo è bello perché è vario, sicuramente qualcuno ne ha tratto giovamento e ne è contento così, altri naturalmente sono andati a finire sotto un treno nel senso che hanno avuto dei danni, alcuni economicil altri di carattere anche personale. Come dicevo dipende dalle persone perché c’è chi come Bill Gates ne ha tratto vantaggi enormi dato che ormai tutti siamo più dediti al computer, alla Dad, ecc. Potremmo pensare anche ad Amazon, il signor Bezos si è arricchito ulteriormente, considerando che la gente ha iniziato a fare molti acquisti online, cosa che prima si faceva poco, gli acquisti online prima erano un tabù e adesso c’è stata un’accelerazione. Quindi ci sono persone contente e chi l’ha presa in un altro modo, non c’è una regola perché questa cosa ha cambiato la vita delle persone e noi cerchiamo di rappresentare questo cambiamento, parlo al plurale perché ci sono anche dei collaboratori che mi hanno dato una mano a stilare questo spettacolo, non ultimo il tastierista che mi accompagna, Massimo D’Epifanio, con cui ho condiviso anche una parte di scrittura, poi naturalmente anche la musica che è importante all’interno dello spettacolo.
– Che tipo di invito fai al pubblico per assistere allo spettacolo “Ante Virus”?
Invito tutti a venire al mio spettacolo perché, a parte che c’è stato già un successo al debutto, quindi il divertimento è veramente assicurato, tant’è che l’ho rifatto sull’onda dell’entusiasmo delle persone che lo avevano già visto e che lo volevano rivedere. Poi quest’estate molta gente stava in vacanza e non ha avuto modo di esserci, quindi lo spettacolo lo abbiamo voluto riproporre a stretto giro di organizzazione perché è uno spettacolo da non perdere. Al pubblico dico di venire perché saranno sicuramente due ore di divertimento e di spensieratezza rispetto a questi momenti preoccupanti e cupi che stiamo attraversando.