Due iniziative, dalla Valle Peligna e dalla Valle del Sagittario puntano a contrastare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo, con progetti culturali.
Il fenomeno dello spopolamento è un fenomeno che migra, e che a fortune alterne, colpisce varie zone d’Italia in base al periodo e alle esigenze di quel periodo: che sia per lavoro, per studio o per seguire gli affetti, ci si trova spesso ad abbandonare zone che, magari a causa di una collocazione geografica sfortunata, non riescono a stare al passo con zone decisamente più ammodernate.
![Come ripopolare l'Abruzzo?](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/01/spopolamento.jpg)
Molte zone centrali dell’Abruzzo, soprattutto quelle delle comunità montane, tendono a soffrire questo fenomeno in maniera sensibile: lo spopolamento di certe aree, crea situazioni in cui borghi già poco popolati, finiscono col diventare soltanto attrazioni per turisti, interessati agli scorci che hanno da offrire. Questo però, è un periodo storico, in cui dei gruppi di giovani sembrano intenzionati a invertire la tendenza.
I due progetti contro lo spopolamento
In Abruzzo, la lotta continua allo spopolamento delle aree interne, si fa sempre più intensa. Tanti le persone, giovani o meno giovani, che si ritrovano ad abbandonare le aree in cui sono nati e cresciuti, alla ricerca di fortune e maggiori possibilità in aree magari più industrializzate d’Italia. Per cercare di sopperire allo spopolamento delle aree interne, dei giovani under 40 hanno ideato due progetti.
![Due idee innovative](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2024/01/spopolamento-1.jpg)
Progetti che non sono legati tra loro, ma che puntano allo stesso obiettivo. Si tratta di un progetto per la Valle Peligna e uno per la Valle del Sagittario, per semplificare la vita di chi scegli di restare o di tornare. Il gruppo di lavoro “Osservatorio della Valle del Sagittario” punta a iniziative culturali che uniscano, sotto la stessa egida, cinque paesini montani ovvero Bugnara, Anversa, Cocullo, Villalago e Scanno.
La seconda iniziativa è quella messa in atto dall’associazione recentemente costituita, chiamata “De Rerum Natura”, nome mutuato dal poema filosofico probabilmente incompiuto di Tito Lucrezio Caro. L’associazione, composta da ragazzi tutti tra i 25 e i 35 anni, punta a mettere in piedi degli eventi con al centro degustazioni di prodotti di aziende agricole locali e laboratori didattici per bambini per fare pane, miele, formaggi.
Paolo Casalvieri di De Rerum Natura, riferisce:”Fanno parte della nostra associazione soprattutto ragazzi che, come me, per motivi di lavoro o di studio sono andati via dal loro paesino ma non hanno perso contatti con le loro origini” mentre dall’Osservatorio del Sagittario, Giovanni Ruscitti dichiara di come il progetto sia sorto:“con l’idea di investire nel territorio, ricco di bellezze naturali, tradizione e storia, scommettendo sulla cultura”.