Nuove idee per ripopolare i paesini dell’Abruzzo: vengono proprio dai giovani under 40

Due iniziative, dalla Valle Peligna e dalla Valle del Sagittario puntano a contrastare lo spopolamento delle aree interne dell’Abruzzo, con progetti culturali.

Il fenomeno dello spopolamento è un fenomeno che migra, e che a fortune alterne, colpisce varie zone d’Italia in base al periodo e alle esigenze di quel periodo: che sia per lavoro, per studio o per seguire gli affetti, ci si trova spesso ad abbandonare zone che, magari a causa di una collocazione geografica sfortunata, non riescono a stare al passo con zone decisamente più ammodernate. 

Come ripopolare l'Abruzzo?
Come ripopolare l’Abruzzo? abruzzo.cityrumors.it

Molte zone centrali dell’Abruzzo, soprattutto quelle delle comunità montane, tendono a soffrire questo fenomeno in maniera sensibile: lo spopolamento di certe aree, crea situazioni in cui borghi già poco popolati, finiscono col diventare soltanto attrazioni per turisti, interessati agli scorci che hanno da offrire. Questo però, è un periodo storico, in cui dei gruppi di giovani sembrano intenzionati a invertire la tendenza.

I due progetti contro lo spopolamento

In Abruzzo, la lotta continua allo spopolamento delle aree interne, si fa sempre più intensa. Tanti le persone, giovani o meno giovani, che si ritrovano ad abbandonare le aree in cui sono nati e cresciuti, alla ricerca di fortune e maggiori possibilità in aree magari più industrializzate d’Italia. Per cercare di sopperire allo spopolamento delle aree interne, dei giovani under 40 hanno ideato due progetti. 

Due idee innovative
Due idee innovative abruzzo.cityrumors.it

Progetti che non sono legati tra loro, ma che puntano allo stesso obiettivo. Si tratta di un progetto per la Valle Peligna e uno per la Valle del Sagittario, per semplificare la vita di chi scegli di restare o di tornare. Il gruppo di lavoro “Osservatorio della Valle del Sagittario” punta a iniziative culturali che uniscano, sotto la stessa egida, cinque paesini montani ovvero Bugnara, Anversa, Cocullo, Villalago e Scanno.

La seconda iniziativa è quella messa in atto dall’associazione recentemente costituita, chiamata “De Rerum Natura”, nome mutuato dal poema filosofico probabilmente incompiuto di Tito Lucrezio Caro. L’associazione, composta da ragazzi tutti tra i 25 e i 35 anni, punta a mettere in piedi degli eventi con al centro degustazioni di prodotti di aziende agricole locali e laboratori didattici per bambini per fare pane, miele, formaggi.

Paolo Casalvieri di De Rerum Natura, riferisce:”Fanno parte della nostra associazione soprattutto ragazzi che, come me, per motivi di lavoro o di studio sono andati via dal loro paesino ma non hanno perso contatti con le loro origini” mentre dall’Osservatorio del Sagittario, Giovanni Ruscitti dichiara di come il progetto sia sorto:“con l’idea di investire nel territorio, ricco di bellezze naturali, tradizione e storia, scommettendo sulla cultura”.

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