Francavilla al Mare. Si inaugura domenica 30 giugno alle 21 presso il foyer della Sirena a Francavilla al Mare, la mostra personale di Mario Di Paolo, con l’intervento critico di Massimo Pasqualone.
Nel catalogo, il critico d’arte Pasqualone sottolinea che il nuovo percorso artistico di Mario Di Paolo è caratterizzato da una duplice visione del mondo, quasi un velo di Maja che avvolge la realtà e che l’artista si prefigge di scoprire, di svelare, non solo con nuove tecniche attinte da studi antichi, ma soprattutto in una nuova concettualità che l’artista mostra di comunicare attraverso quello che egli stesso definisce Kaos.
Le opere di Kaos colgono il frammento, l’attimo, superano la visione del paesaggio di ottocentesca memoria per approdare ad uno sconvolgimento innanzitutto degli schemi di visione dell’opera d’arte stessa, che propone due visioni, due realtà sovrapposte, come se l’artista volesse mettere a confronto il suo punto di vista, rappresentato dalle sovrapposizioni multimateriche con quello della natura e della realtà.
Le aggiunte, infatti, che immediatamente risaltano all’osservazione di questo nuovo percorso, sono cesure, crepacci, innesti gnoseologici, perché prima che una nuova visione dell’arte ci troviamo di fronte ad una nuova visione del mondo e della vita, più complessa, più misteriosa, nella quale Mario Di Paolo supera il concetto di Cosmos per arrivare a quello di Kaos, disordine primigenio da cui tutto deriva in linea con una nota affermazione di Adorno che sottolinea come “Il compito attuale dell’arte è di introdurre il caos nell’ordine.”
Su questo ragiona Mario Di Paolo in questa seconda navigazione, affidando all’arte un compito difficile, un di più di ricerca e di visione del mondo e “Ben venga il caos, perché l’ordine non ha funzionato.”, come plasticamente spiega lo scrittore austriaco Karl Kraus.