Mosciano. In occasione del centenario della fine del primo conflitto mondiale, il comune di Mosciano Sant’Angelo ha organizzato una mostra di reperti selezionati dal fondo “Serafino De Benedictis”.
La mostra, che verrà inaugurata domani alle ore 12, si tiene presso la sala consiliare del palazzo civico e conta circa 100 pezzi tra fotografie d’epoca, cartoline e lettere appartenute al soldato-tipografo moscianese morto nel 1918. La figura di Serafino De Benedictis ha destato particolare interesse nell’ultimo periodo, grazie al ritrovamento di materiale fotografico di vario genere, realizzato al fronte proprio dal soldato moscianese.
Si tratta pertanto di una testimonianza vivida non solo delle condizioni dei soldati italiani, ma anche di un’intera epoca. Dalle cartoline, in particolare, emerge uno spaccato di vita quotidiana degli anni dieci del Novecento, tra speranze, delusioni e il dramma della guerra.
Di particolare interesse, però, sono senza dubbio le fotografie: circa 220 pezzi tra provini e foto che i curatori della mostra hanno selezionato per poter offrire una visione quanto più completa del fondo archivistico. Si va da immagini goliardiche a scene di guerra, passando per gli effetti dei bombardamenti e dei gas asfissianti.
“Si tratta di una preziosa documentazione che abbiamo deciso di esporre proprio in occasione del centenariod ella fine della prima guerra mondiale” commenta Luca Lattanzi, vicesindaco con delega alla cultura che si è occupato dell’allestimento della mostra in collaborazione con il consigliere Domenico Pelusi. “Il fondo De Benedictis è stato catalogato da un laboratorio specializzato e sarà consultabile online grazie alla realizzazione di una specifica sezione sul sito del comune. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’impegno profuso da parte per ottenere il finanziamento ministeriale che ha messo a disposizione le risorse necessarie alla realizzazione della catalogazione e della mostra. Un sentito ringraziamento, pertanto, va anche ai consiglieri Pelusi e Rossi e all’assessore Ferrante che prima di me si è occupata del fondo” conclude Lattanzi.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta tutte le mattine fino a lunedì 12 novembre.