Assolto per non aver commesso il fatto. Con questa sentenza si è concluso un “incubo” per Marco Carta, giovane cantante sardo “made in Maria De Filippi“, finito nei guai nel maggio scorso con l’accusa di furto.
Il fatto è avvenuto alla Rinascente di Milano, dove Carta era stato fermato insieme ad un’amica per aver rubato 6 magliette del valore di 1200 euro.
Un’accusa rispetto alla quale l’ex vincitore di Amici e Sanremo si era sin da subito proclamato innocente. E nei giorni scorsi il giudice di Milano, Stefano Caramellino, ha messo la parola fine a quello che l’artista 34enne aveva definito un vero e proprio incubo: “il cantante non ha commesso il fatto”, ha detto durante la sentenza, rigettando la richiesta del pubblico ministero, che aveva chiesto una condanna a 8 mesi di carcere e un’ammenda di 400 euro.
La responsabilità del furto, dunque, ricade tutta sulla donna che accompagnava Carta quel giorno.
“Non ho mai smesso di credere“, ha scritto in un post su Instagram. “È come se oggi mi svegliarsi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione“.
Oggi Marco Carta riparte dal suo grande amore, la musica, “la sola mia ragione”.
Marina Serra