L’Aquila. Si terrà mercoledì 29 maggio, alle 15, nell’aula magna della facoltà d’Ingegneria del polo universitario di Roio, la giornata “L’Aquila guarda al futuro: l’Ingegneria al servizio della vita”, organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Civile, edile-architettura, ambientale (DICEAA) dell’Università dell’Aquila e da Asse centrale Scarl, l’associazione temporanea d’imprese che sta realizzando lo smart tunnel dell’Aquila.
Nel decennale del sisma del 2009 una giornata di approfondimento scientifico sulla cultura della prevenzione e sul ruolo che hanno l’ingegneria, la scienza e la tecnica nel migliorare l’ambiente di vita delle persone e rendere sicure le città di uno dei Paesi più fragili d’Europa da un punto di vista orografico e idrogeologico.
Sarà un pomeriggio ricco di eventi tra riflessione scientifica e tecnica, formazione, arte e musica. Si parte con l’intervento dell’eclettico ingegnere e artista Davide Cavuti, compositore e regista originario di Francavilla ma molto legato all’Aquila sin dagli anni della sua formazione universitaria (si è laureato in Ingegneria elettrica all’Università dell’Aquila) e, poi, nella sua vita professionale e artistica, che presenterà il suo ultimo libro “Le Vite” (S.L. Editore), che fa parte del “Progetto Vitae” (oltre al libro, anche un disco “Vitae” e il documentario “Preghiera”). Cavuti è stato compositore di Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Pasquale Squitieri, Arnoldo Foà e più recentemente per Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Edoardo Leo, Ugo Pagliai.
La prefazione del libro porta la firma del grande regista Michele Placido: “Voglio sempre pensare che ogni giorno, prima che il buio torni ad avvolgere le strade e i monumenti feriti di questo meraviglioso capoluogo, un passo in più sia stato compiuto nel tortuoso percorso di ricostruzione” scrive Placido.
Lino Guanciale è interprete del documentario “Preghiera” ed è l’autore della postfazione del libro: “Reati, speculazioni, organizzazioni a delinquere si infiltrano ancora oggi dove mattoni e cemento colmano i vuoti lasciati dalla violenza del sisma e le ferite bruciano sulla pelle di ignari terremotati in fila per una nuova casa”.
Verrà proiettato il documentario di Cavuti “Preghiera” (protagonisti Lino Guanciale, Michele Placido, Edoardo Siravo e le voci di Paola Gassman e Ugo Pagliai) realizzato nel 2017, presentato alla 74ª Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia e destinatario di diversi premi, tra cui la ‘Mention award’ all’IIS Film festival in Turchia. L’attore e regista Edoardo Siravo, molto vicino all’Aquila nel post-sisma, interpreterà alcuni brani poetici del ‘Progetto Vitae’.
A seguire, si entrerà nel vivo di una delle più importanti infrastrutture della ricostruzione post-sisma dell’Aquila, il tunnel sotterraneo dei sottoservizi all’interno del quale passeranno i principali servizi dell’intera città: acqua, luce, comunicazioni. Verrà proiettato il documentario “Smart Tunnel”, che racconta e scandaglia le modalità di realizzazione del tunnel, che rappresenta un unicum in Italia per complessità ed estensione. Relatori saranno il vice-presidente di ‘Asse centrale Scarl srl’ Gianni Frattale, il presidente di Gran Sasso acqua (Gsa) Fabrizio Airaldi, Silvio Rotilio del settore Ricostruzione del Comune dell’Aquila, il docente del DISIM (Dipartimento d’Ingegneria e Scienze dell’informazione e della matematica) dell’università dell’Aquila, Fabio Graziosi e il direttore tecnico di ‘Asse centrale Scarl’ Antonio Tramontano. Sarà l’occasione per fare il punto sulla realizzazione del tunnel.
La giornata ha lo scopo di ribadire il grande valore che l’ingegneria può mettere in generale al servizio della vita quotidiana delle comunità e in particolare dell’Aquila e del suo territorio colpito dal sisma dieci anni fa. Molto importante, a tal fine, sarà la sessione scientifica della giornata, dedicata alla lezione del direttore del DICEAA Angelo Luongo, dal titolo “L’ingegneria Strutturale oggi: tra razionalismo, empirismo e intelligenza artificiale”.
“L’ingegneria, la scienza e la tecnologia si evolvono ogni giorno per dare risposta alle richieste della società di oggi e per migliorare l’ambiente di vita – spiega il docente di Geotecnica all’Università dell’Aquila, Gianfraco Totani, tra gli organizzatori dell’evento – In questa sfida, l’ingegneria si pone in primo piano fornendo conoscenze e metodologie che favoriscono innovazione e sviluppo di prodotti e di sistemi. È necessario dare sempre più spazio all’ingegnere per una dimensione di responsabilità generale e manageriale più ampia e complessa in tutti i settori di sua competenza. Ciò richiede un livello di conoscenze elevato che solo una formazione accademica di qualità, e necessariamente ampia, può garantire”.
“Desideravo realizzare qualcosa di importante per L’Aquila, un contributo al processo di ricostruzione di una città a cui sono molto legato per via della passata esperienza universitaria – spiega Cavuti – il ‘Progetto Vita’ (disco, documentario e libro) nasce dall’esigenza di elevare l’attenzione e sviluppare la sensibilità umana sullo sfondo di un paesaggio ormai mutato, e cercare risposte e spunti di rinascita. Nell’affanno di vite sopravvissute e intente a ricostruire, l’arte è il sostegno dell’anima, essa rende eterni i sentimenti che avvicinano e legano gli uomini nei momenti difficili. Salviamo questo spazio ancora concesso ai nostri sogni affinché la speranza diventi un segno di libertà”.
La giornata si concluderà con il concerto dell’associazione musicale aquilana ‘Deltensemble’, che si esibirà alle 18. Modera la giornalista Marianna Gianforte.