Domenica 25 luglio si terrà la presentazione del volume “La Stele di Bellante” e sarà svelata la copia dell’importante reperto archeologico simbolo del territorio
Si svolgerà domenica 25 luglio, a partire dalle ore 18:00 ai giardini di Palazzo Saliceti a Ripattoni di Bellante, la presentazione del volume “La Stele di Bellante” edito dalla casa editrice “Ricerche&Redazioni” e il disvelamento della replica dell’opera, frutto di una scansione 3D della Stele, realizzata da una ditta specializzata. La riproduzione, fedele all’originale, è stata realizzata in materiale PUR resinato e carrozzato, con finitura “effetto pietra” che la rende molto simile all’originale (che è in pietra arenaria). L’appuntamento aprirà ufficialmente l’edizione 2021 di “Ripattoni in Arte”, storica manifestazione organizzata dalla locale Pro Loco.
“Con la presentazione ufficiale di questo volume e il disvelamento della copia della “Stele di Bellante” portiamo a compimento un lungo percorso di riscoperta e valorizzazione di questa importante opera, uno dei ritrovamenti archeologici più importanti fatti in Abruzzo” sottolinea soddisfatto il Sindaco di Bellante, Giovanni Melchiorre. “Infatti nel 1869, in una località all’epoca denominata “Castel S. Andrea”, nel territorio del nostro comune, fu rinvenuto un cippo funerario in arenaria a profilo ovoidale raffigurante la figura di un guerriero che richiama il più famoso “Guerriero di Capestrano”, icona simbolo dell’Abruzzo”.
“Il reperto, comunemente ribattezzato “Stele di Bellante”, è alto 1.75 cm e, nel punto centrale, è largo 0.95 metri. Comunemente questo cippo funerario viene considerato la prima rappresentazione di un abruzzese” spiega il primo cittadino. “Attualmente la Stele è conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli dove rappresenta uno dei reperti di maggior pregio nella collezione, tanto da essere apparsa sulla copertina del catalogo e sugli inviti per l’inaugurazione del riallestimento della Sezione Epigrafica avvenuta il 30 maggio 2017”.
Il volume, edito in elegante veste grafico-editoriale da Giacinto Damiani per la casa editrice “Ricerche&Redazioni”, riporta, oltre al saggio critico della Prof.ssa Paola Di Felice, la riproduzione anastatica del “Breve commentario di una iscrizione arcaica rinvenuta in Castel S. Andrea di Bellante nel Pretuziano” di Domenico De Guidobaldi (Barone di Sant’Egidio), Torino – G.B. Paravia 1876, opera presente presso la Biblioteca Provinciale “M. Delfico” di Teramo.
“Per Bellante si tratta di una giornata storica che segna il compimento di un lungo percorso iniziato diversi anni fa e che ha visto questa Amministrazione impegnarsi fortemente affinché questo progetto vedesse la luce con la realizzazione di una copia della “Stele di Bellante”, che farà bella mostra all’interno del nostro territorio, e la stampa di un volume di gran pregio, che ne siamo certi farà scoprire a tanti abruzzesi e non solo la storia di questo fondamentale ritrovamento per l’archeologia abruzzese” conclude il Sindaco Giovanni Melchiorre. “Un ringraziamento sentito va al BIM Teramo – Consorzio dei Comuni del Vomano e del Tordino per il generoso contributo offerto a questo progetto ed a quanti, in questi ultimi anni, hanno lavorato affinché questo progetto giungesse a compimento. Siamo in presenza di un reperto unico, che testimonia la prima rappresentazione grafica di un abruzzese e potrà costituire, nel futuro, un volàno di promozione turistica, archeologica e storico-culturale per Bellante e la provincia di Teramo”.