L’annuncio del nome del vincitore è avvenuto durante la cerimonia conclusiva di ieri, sabato 29 maggio. La giuria, composta quest’anno da quasi 10mila studentesse e studenti, ha scelto il titolo di Balbi da una rosa di 5 testi di divulgazione scientifica selezionati dalla Commissione Scientifica del Premio tra quelli pubblicati negli ultimi due anni.
Gli altri libri “in gara” erano: Barbara Mazzolai con La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (salveranno) il mondo, Gianfranco Pacchioni con L’ultimo sapiens. Viaggio al centro della nostra specie, Telmo Pievani con Imperfezione. Una storia naturale e David Quammen con L’albero intricato.
Il premio ASIMOV, ideato e coordinato da Francesco Vissani, ricercatore INFN e professore al Gran Sasso Science Institute (GSSI), non ha però un solo vincitore: i veri protagonisti sono gli studenti e le studentesse che, leggendo i libri e scrivendo le loro recensioni, costituiscono la giuria del Premio e vengono a loro volta premiati per i migliori contributi.
Si compie così l’obiettivo del Premio ASIMOV, ideato per diffondere la cultura scientifica tra i giovani, favorendo le interazioni tra scuola, università e mondo della ricerca e incoraggiando scambi e occasioni di mutuo arricchimento con le discipline umanistiche. È questo lo spirito con cui la manifestazione è nata nel 2015 con la prima edizione svoltasi presso il Gran Sasso Science Institute e con il quale cresce costantemente negli anni grazie alla collaborazione di molte realtà scientifiche fino ad affermarsi a livello nazionale: oggi vi partecipano quasi 200 scuole per un totale di 10.000 studenti e studentesse di Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.