Il conduttore de La Zanzara non si smentisce: la sua ultima uscita scatena le ire dei partenopei e accende la polemica.
Provocatorio, dissacrante, libertario. In una parola, Giuseppe Cruciani. Così hanno imparato a conoscerlo i tanti che lo seguono nelle dirette di puro infotainment de La Zanzara, la pungente trasmissione condotta in coppia con l’inseparabile Parenzo su Radio 24.
Comunque la si voglia pensare sullo stile irriverente dei due conduttori, a mezza via tra la satira e la polemica politica, resta il fatto che Cruciani ci ha abituati a prese di posizione nette e chiare, senza sfumature o infingimenti. Non ha fatto eccezione nemmeno in questa occasione suscitando un vespaio a Napoli e dintorni.
Non è la prima volta che il conduttore de La Zanzara lancia frecciate ai partenopei (come quando, ad aprile 2023, commentò la notizia dell’arresto dei quattro ladri napoletani che avevano rubato un orologio da due milioni di euro al pilota della Ferrari Charles Leclerc) e anche in questa circostanza Cruciani non si è smentito.
Cruciani e l’affondo contro Napoli e i napoletani
A spaccare l’opinione pubblica all’ombra del Vesuvio in questo agosto torrido ci aveva pensato già Flavio Briatore con l’annuncio della prossima apertura a Napoli di una sede del suo ristorante Crazy Pizza. E anche nella capitale mondiale della pizza il format non accetterà deroghe: il prodotto verrà venduto a 17 euro.
Immediate le reazioni davanti allo sbarco della pizza di lusso di Briatore nella città del golfo. Tra minacce di boicottaggio e critiche sui social per la pizza messa in vendita a 17 euro, le polemiche non sono mancate. Anche Cruciani è intervenuto in questo dibattito facendo sentire la sua voce in una intervista al Gambero Rosso.
«Briatore fa benissimo a tentare una nuova avventura imprenditoriale a Napoli e sono sicuro che avrà successo», ha detto il giornalista. E da imprenditore col fiuto degli affari, ha aggiunto, Briatore «ha capito benissimo che qualsiasi forma di boicottaggio e di guerra social, serve». Ma non è finita qui: Cruciani ha detto la sua anche sulle reazioni negative alla nuova iniziativa imprenditoriale dell’ex team manager Benetton.
A decidere la fortuna della pizzeria di Briatore, ribadisce Cruciani, saranno le logiche di mercato: «Se sarà un prodotto vincente lo decideranno i consumatori. Non capisco l’acredine di un’iniziativa imprenditoriale che può portare lavoro». D’altra parte, conclude il noto conduttore radiofonico, «la pizza non è patrimonio dei napoletani, ma patrimonio universale dell’umanità». Un affondo in pieno stile Cruciani che sta rinfocolando le polemiche.