La visita era iniziata già ieri mattina ed ha visto, in due giorni, la partecipazione dell’avvocato Shaula D’Antonio, della psicologa Cristina Bellocchio del centro “La Fenice” e dell’assistente sociale Federica Di Gregorio. “Puntiamo molto sulle giovani generazioni – sottolinea il Vicesindaco Lidia Albani – Con i ragazzi abbiamo parlato a lungo, cercando di sensibilizzarli nei confronti di un problema che li riguarda da vicino e che va azzerato attraverso la crescita culturale e psico-sociale.” Nel pomeriggio di oggi, i genitori dei ragazzi hanno partecipato ad un confronto on line con gli stessi interlocutori.
La visita al Liceo Curie è stata posta in essere in collaborazione con la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità. La scuola, peraltro, è stata premiata nell’ambito di un concorso fotografico promosso proprio dalla Provincia.
“Parlare con gli studenti è stata un’ opportunità per tutti – spiega Marilena Andreani – Inoltre, abbiamo avuto l’occasione per annunciare l’imminente indizione dei due concorsi, uno dedicato a Ester Pasqualoni, l’altro a Filomena Delli Castelli, che sono ormai appuntamenti fissi”.
Il Vicesindaco Albani e la Commissione Pari Opportunità ricordano che il “Dono sospeso”, l’iniziativa che, in segno di vicinanza e di sostegno, consente di fare un acquisto a favore delle donne ospiti del centro “La Fenice” e di Casa Maia, resterà operativo e attivo fino al 30 Novembre. I negozi aderenti all’iniziativa hanno addobbato e colorato di rosso le vetrine. Di rosso si è tinto questa sera il Kursaal, mentre resterà illuminata per tutto l’anno la panchina scarlatta in piazza Fosse Ardeatine, simbolo di una costante possibilità di ascolto ed aiuto per le donne che subiscono violenza e, forse, ancora tacciono.
La data del 25 novembre corrisponde al giorno del brutale assassinio, nel 1960, per ordine del dittatore della Repubblica Dominicana, di tre attiviste politiche, le sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, che furono rapite, stuprate, torturate e uccise mentre si recavano a far visita ai mariti in carcere, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, simulando un incidente.
Inoltre il 25 novembre segna l’inizio dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere che precedono il 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Anche grazie a queste ricorrenze nella società crescono la determinazione a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne e la consapevolezza che per combattere tale fenomeno non si può prescindere dalla conoscenza, dalla condivisione, dall’analisi e dalla comunicazione di dati e informazioni sul problema. Solo tenendo accesi i riflettori sarà possibile intervenire sul substrato valoriale e culturale che genera la violenza contro le donne e su quella mentalità sedimentata e connivente che – tollerando relazioni fondate sulla diseguaglianza, su abusi e violazioni – la relega la violenza “tra le mura di casa” a “comportamenti privati e personali” dai quali distogliere lo sguardo.
Il sistema giuridico fa la sua parte, la società civile è in campo, altrettanto è importante che tutte le Istituzioni siano in prima linea con attenzione rinnovata e strumenti efficaci volti a sensibilizzare e promuovere quel cambiamento culturale necessario a prevenire la violenza di genere e garantire la parità dei diritti.
Perciò chiediamo ai gruppi consiliari presenti nel Consiglio Comunale di Giulianova di promuovere un ordine del giorno unitario che, nel riaffermare la centralità dei diritti delle donne condannando la violazione degli stessi e ogni forma di violenza e discriminazione, impegni il Sindaco e la Giunta ad attuare – in sinergia con le realtà operanti sul territorio – idonee azioni di contrasto alla violenza di genere, considerando in particolare i seguenti obiettivi: analisi e monitoraggio del fenomeno, anche attraverso la realizzazione di un osservatorio locale; azioni educative di prevenzione con il coinvolgimento di scuole, luoghi di svago e mondo del lavoro; coordinamento e promozione della cooperazione tra i soggetti operanti nel settore; attuazione di percorsi in favore delle vittime affinché conoscano le modalità e gli strumenti di tutela.
Sono i fatti quotidiani, gli inaccettabili numeri di omicidi, femminicidi, maltrattamenti e stalking, che impongono l’impegno congiunto di tutte le Istituzioni verso l’eliminazione della violenza sulle donne.