Teramo. “Negli anni Cinquanta e Sessanta, insieme al suo amico Gianni Di Venanzo, fu tra gli innovatori della fotografia cinematografica. Teramo Nostra lo ricorda con grande affetto – dice Piero Chiarini, Presidente dell’associazione culturale teramana – e ricorda la sua soddisfazione nel ricevere, nell’edizione 2003 della manifestazione, l’Esposimetro d’Oro alla Carriera nel Premio intitolato proprio a Di Venanzo”.
Ennio Guarnieri è morto a 89 anni lo scorso 1° luglio a Licata. Nato a Roma il 12 ottobre 1930, è stato un vero e proprio maestro nell’illuminare in maniera mirabile film d’epoca dalle tonalità sommesse e intimiste. Come scrive Stefano Masi, presidente della giuria del Premio Di Venanzo, nel suo “Dizionario mondiale dei direttori della fotografia”: “Guarnieri ha dimostrato di essere uno dei più versatili e raffinati artigiani del colore del cinema italiano, legando il proprio nome a quello di cineasti dal taglio estetizzante come Mauro Bolognini e Franco Zeffirelli. Per le immagini di due capolavori zeffirelliani, “Fratello sole, sorella luna” (1972) e “La traviata” (1982), ha ottenuto altrettanti Nastri d’Argento…è stato anche candidato al Bafta Award per la fotografia di “Il giardino dei Finzi Contini” (1970) di Vittorio De Sica (premio Oscar 1972 per il miglior film straniero), regista con il quale collaborò in molte occasioni nel corso degli anni Settanta”.
Intanto si ricorda che i componenti della giuria hanno già individuato i nomi dei candidati all’Esposimetro d’Oro per le quattro storiche categorie del Premio Di Venanzo. Poi, da un’ulteriore riunione, verranno fuori i quattro nomi vincitori. Questi i candidati:
– Categoria Memoria: Franco Delli Colli, Marcello Gatti e Luigi Kuveiller
– Categoria Carriera (quattro nomi): il direttore della fotografia italiano Fabio Cianchetti, lo statunitense John Bailey, l’autore iraniano naturalizzato francese Darius Khondji e il polacco Slavomir Idziak.