La giunta comunale di Teramo, su proposta dell’assessore al sociale Ilaria De Sanctis, ha deliberato l’adesione all’avviso relativo agli interventi della Missione 5, “Inclusione e Coesione”, del Pnrr, che prevedono la predisposizione di progetti volti ad implementare il sostegno alle persone vulnerabili e la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, percorsi di autonomia con persone con disabilità, l’housing temporaneo e le stazioni di posta.
L’obiettivo è di superare l’attuale frammentazione dei servizi, in particolare quelli di pronto intervento sociale, e potenziare le strutture di contrasto alla povertà anche estrema o alla marginalità, favorendo anche l’accesso ai servizi essenziali per le persone senza fissa dimora. I progetti saranno realizzati dall’Ambito territoriale sociale, con il Comune di Teramo che assumerà il ruolo di ente capofila nelle linee relative all’housing temporaneo e alle stazioni di posta.
Con il primo progetto, che prevede un investimento, in termini di risorse di 710mila euro in tre anni, si andrà a garantire un’assistenza alloggiativa temporanea ma di ampio respiro, fino a 24 mesi, tendenzialmente in appartamenti raccolti in piccoli gruppi sul territorio, destinati a singoli o piccoli gruppi di individui o a nuclei familiari in difficoltà estrema che non possono immediatamente accedere all’edilizia residenziale pubblica e che necessitano di una presa in carico continuativa.
“Si tratta di un’iniziativa molto importante – commenta l’assessore De Sanctis – che non costituisce uno strumento di contrasto all’emergenza abitativa in generale ma uno strumento rivolto a persone in condizioni di fragilità per la realizzazione di un percorso individuale verso l’autonomia. Per questo accanto alla soluzione alloggiativa con l’housing first viene messo in campo anche un progetto individuale volto ad accompagnare le persone coinvolte verso il rafforzamento delle proprie risorse ed uscire dal circuito dell’accoglienza”. Sul territorio dovrebbero essere attivati 250 progetti di housing first, prevedendo per ciascuno il finanziamento di 2-4 appartamenti e il coinvolgimento di 10-15 persone.
La seconda linea, quella relativa alle stazioni di posta, prevede invece la realizzazione di centri servizi per il contrasto alla povertà aperti alla cittadinanza, al cui interno potranno svolgersi una limitata accoglienza notturna, attività di presidio sociale e sanitario, ristorazione, distribuzione di posta per i residenti presso l’indirizzo fittizio comunale, mediazione culturale, counseling, orientamento al lavoro, consulenza legale, distribuzione di beni in riuso, banca del tempo e altri servizi.
“La pandemia ci ha costretto a fare i conti non solo con l’aggravarsi di tutta una serie di fragilità ma anche con l’emergere di nuove povertà – sottolinea l’assessore – il ruolo dei Comuni è dunque non solo quello di garantire un’assistenza a chi si trova in una situazione di difficoltà ma anche e soprattutto quello di accompagnare tutti i cittadini verso il superamento di quelle stesse difficoltà. Per questo abbiamo deciso di aderire a tutte le linee della Misura 5, proponendoci come capofila per i progetti di housing first e delle stazioni di posta. Progetti in cui intendiamo valorizzare anche il ruolo del terzo settore. Per questo, il mese scorso, abbiamo pubblicato un apposito avviso per acquisire manifestazioni di interesse da parte di associazioni disponibili a partecipare alla programmazione propedeutica alle definizione delle diverse proposte progettuali”.