C’è l’Abruzzo senza la presenza umana in questo racconto, un aspetto voluto e quasi obbligato: il libro nasce durante i lunghi lockdown pandemici quando l’autore, Alessandro Speca, che vive a Garrufo di Sant’Omero, ha iniziato a camminare e a fotografare. “Ho preso in mano per la prima volta una macchina fotografica nel 2020 – ha spiegato questa mattina presentando il suo libro in Provincia – mi ha accompagnato durante una fase di lunghe camminate in solitaria.
Mi sono appassionato, ho iniziato a studiare, mi appassionano le prospettive e il lavoro con i teleobiettivi. E poi questo paesaggio wild, selvaggio, senza la presenza umana è diventato il mio campo di ricerca”.
Speca ha girato l’Abruzzo, nel suo libro quindi non c’è solo il territorio teramano ma angoli originali di tutta la regione concentrati in un racconto che scandisce idealmente la giornata dall’alba alla notte, giocando sulle diverse tonalità della luce. Un ringraziamento particolare, l’autore, lo ha formulato per Biagio Cimini e Paolo Antelli, che lo hanno incoraggiato alla pubblicazione e con lui stanno partecipando alle presentazioni del libro.
Questa mattina in conferenza stampa c’erano il vicepresidente della Provincia, Luca Frangioni e il presidente della pro loco di Garrufo, Marino Camaioni. “Il libro nasce con prefazione e didascalie oltre che in italiano anche in inglese – ha sottolineato Frangioni – anche per questo si presta a rappresentare uno strumento di conoscenza del nostro territorio utile anche alla promozione turistica”.