Dialogherà con l’autore la scrittrice Martina Palandrani.
Per partecipare all’incontro, ad ingresso libero, sono necessari Green pass e mascherina.
L’incontro è il primo della rassegna culturale “Alle 9 della Sera”, ideata ed organizzata dal vicesindaco Fabrizio Di Bonaventura e che proprio quest’anno taglia il traguardo della settima edizione.
“Con questa rassegna – dichiara Di Bonaventura – l’amministrazione comunale intende stimolare le occasioni di incontro, di partecipazione e di riflessione attraverso una pluralità di discipline, dalla letteratura alla scienza. L’edizione annuale di “Alle 9 della sera” prevede 12 appuntamenti ma non escludo l’inserimento di ulteriori serate”.
Il libro. Il romanzo, ambientato a Milano, prende avvio nella notte di Natale del 1998. Un attentato dinamitardo coinvolge la guardia giurata ventisettenne Rocco Sparàno, privandolo di un occhio e dell’uso parziale di una gamba. A collocare l’ordigno è stato Carlo Valmandra Bolognesi, giovane studente universitario appartenente ad una ricca famiglia borghese e militante in un gruppo anarco-insurrezionalista. Si srotolano da questo momento, e per quasi un ventennio, le vicende in parallelo dei due protagonisti, dando luogo ad un confronto serrato, sebbene diseguale, con gli acuminati frammenti dell’esistenza.
“Ha assenze la notte” è un avvincente taccuino di viaggio: quello di esistenze in bilico tra tenebre e luce mentre il tempo, con i suoi grumi di memorie, non è che un ostinato assedio di ferite d’anima e di sottrazioni.
L’autore. Sandro Galantini (Senigallia, 21 giugno 1964), storico, giornalista e saggista, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Urbino specializzandosi poi presso la Scuola di Applicazione Forense dell’Università di Teramo. È autore di circa cento tra volumi, saggi e contributi apparsi in opere collettanee ed in riviste scientifiche. Membro di numerosi sodalizi ed istituti di ricerca, è stato direttore responsabile del quadrimestrale di letteratura “Lìnfera” di Roma vincendo nel 2003 il premio giornalistico nazionale “G. Polidoro” per la sezione carta stampata. Per benemerenze culturali e chiara fama, nel 2013 è stato insignito del titolo di Cavaliere e quindi, nel 2019, di quello di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.