Abruzzo dal Vivo Winter: buona la prima a Teramo

Teramo. Grande successo per l’avvio ufficiale di ‘Abruzzo dal Vivo Winter’, la rassegna culturale dedicata ai territori abruzzesi colpiti dal sisma 2016/2017, che vedranno convogliare in un solo mese ben 70 eventi, tra concerti, spettacoli per grandi e piccini, cabaret, magia, prosa e teatro ragazzi, musica classica, pop, blues, jazz ed etnica, incontri con grandi personaggi e artisti di strada.

 

Ad aprire, alle 17.00, l’edizione invernale del festival fortemente voluto e realizzato dalla Regione Abruzzo è stato ‘Il Campo della Fiera’, il progetto artistico di Fabrizio Medori che ha messo insieme alcuni dei musicisti più talentuosi della provincia di Teramo per un omaggio alla musica d’autore. Strapieno il teatro comunale di Teramo, dove istituzioni e cittadini si sono ritrovati per inaugurare insieme il ritorno di un format che già la scorsa estate ha riscosso moltissimo successo.

 

“Ad essere stato apprezzato – è il commento in merito di Luciano Monticelli, consigliere Delegato alla Cultura e promotore dell’iniziativa – è, oltre alla scelta degli artisti che animeranno il cratere da oggi fino al 7 gennaio, soprattutto l’idea alla base del festival, che vuole contribuire alla ricostruzione di questi luoghi, una rivitalizzazione non solo materiale ma anche sociale e culturale, nella convinzione che sia proprio questo aspetto a scongiurare il rischio di spopolamento dei nostri borghi”.

 

Animati da questa consapevolezza, saranno dunque a partire da oggi davvero numerosi gli appuntamenti del cartellone, che vanta nomi come Moni Ovadia, Peppe Barra, Paolo Fresu, Antonella Ruggiero, Ermal Meta, Leo Bassi, Giò di Tonno e molti altri.

 

“La speranza – continua Monticelli – è quella di allietare anche le famiglie della nostra regione, che mi piace pensare si riuniranno attorno alla tavola per poi, dopo il pranzo, uscire insieme e godere, nelle piazze più suggestive dei nostri splendidi luoghi, di spettacoli di altissimo livello. ‘Abruzzo dal Vivo’ – conclude il Delegato alla Cultura – è un sostegno valido, frutto di una progettazione pensata e misurata: la nostra terra ha bisogno di ripartire, ma ha anche moltissimi location e talenti, che necessitano anch’essi di essere supportati perché tutto torni a vivere com’era prima del sisma”.

 

 

 

 

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