Teramo, la nuova edizione del Premio Di Venanzo…nonostante l’indifferenza delle istituzioni

CinemaTeramo. Si scaldano i motori per la nuova edizione del Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo”, in programma a Teramo dal 7 al 21 ottobre prossimi.

Una 17esima edizione ideata ed organizzata, come sempre, dall’Associazione Culturale Teramo Nostra, che vuole così rendere omaggio ai Direttori della fotografia, agli Autori della fotografia cinematografica, o, secondo la definizione cara a Vittorio Storaro, agli “Autori della cinematografia”.

E sarà lo stesso Storaro, il tre volte Premio Oscar, il presidente Onorario del Premio Di Venanzo e componente della Giuria, presieduta da Stefano Masi, che ogni anno assegna 4 Esposimetri d’Oro all’autore della migliore fotografia cinematografica italiana e straniera, un premio alla carriera ed un altro alla memoria di un autore della fotografia cinematografica.

Prevista anche l’assegnazione di una targa speciale all’autore della migliore fotografia per una fiction televisiva.

Nonostante per la cultura non sia un momento favorevole, vista la perdurante crisi economico-finanziaria, l’Associazione Teramo Nostra è riuscita anche quest’anno a trovare le energie per organizzare una manifestazione che si è ritagliata un ruolo di primo piano nell’ambito dei premi dedicati al cinema. Lo testimoniano i tantissimi prestigiosi ospiti che in sedici anni sono saliti sul palco del Cine Teatro Comunale di Teramo.

“Un Premio che andrebbe supportato e non sopportato” ha dichiarato il presidente di Teramo Nostra, Piero Chiarini, rappresentando il malumore di chi ogni anno trova enormi difficoltà nel reperire fondi per allestire la manifestazione. “Il Di Venanzo riceve meno fondi di una sagra e non si può trattare così una manifestazione che porta a Teramo i più grandi direttori della fotografia cinematografica internazionale. La Regione, ad esempio, ci ha dimezzato il contributo che già non era alto e così ci troviamo davvero in difficoltà. Chiediamo più sostegno a tutte le istituzioni”.

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