Mosciano. E’ una suggestione giunta al secondo anno, in prossimità del triduo pasquale, martedì 19 aprile alle ore 20.00, nella splendida cornice campestre (tra ulivi secolari e palme) nelle vicinanze della Scuola Elementare di Mosciano Stazione, vero palcoscenico naturale che ben si presta a creare un’atmosfera che sembra riportare indietro di 2000 anni a quanti vi assistono in atteggiamento di ascolto silenzioso e partecipativo, come personale testimonianza di fede che rifugge da qualsiasi spettacolarizzazione, cinquanta ragazzi, tra attori e comparse, narrano la storia più antica e più amata, quella del Cristo e della sua Passione.
Supportati da genitori e catechisti che si apprestano ad essere sarti, carpentieri, costumisti, scenografi, attori e narratori, tecnici del suono e delle luci che, nel periodo che precede la manifestazione, offrono il loro tempo libero, nell’encomiabile impegno a carattere esclusivamente volontario, come esperti o dilettanti, cercando una proficua collaborazione finalizzata ad un esito positivo della manifestazione, viva testimonianza di fede, lontana dalla ricerca della spettacolarità, di cui pur è arricchita la “via crucis”, in cui le suadenti musiche si confondono con gli effetti di luci e suoni, i serrati dialoghi tra i protagonisti si alternano alle fiaccole al vento dei fieri soldati con scudi e lance e ai popolani dalle semplici vesti, il cenacolo solenne e suggestivo cede il passo al calvario struggente, l’altero Pilato fa da contraltare al Cristo suadente. E non può passare sotto silenzio lo spessore culturale della proposta, alimentata dal sacro fuoco dell’amore per la tradizione e per gli innegabili valori del passato che essa porta con sé, che fanno da collante e sospingono i giovani componenti del gruppo, permettendo loro di superare difficoltà e raccogliere consensi: eterogenei per gusti, età ed interessi personali, tutti si amalgamano con fede e passione, nell’intento di riproporre in maniera più fedele possibile i brani evangelici. L’evento è a cura dei ragazzi del Gruppo Catechistico “S. Maria dell’Arco” di Mosciano e dell’Associazione Gruppo Ricreativo e Culturale “Madre Teresa” di Mosciano. Una menzione speciale per l’Arciprete Don Ennio Di Giovanni, guida lungimirante e pastore della comunità moscianese.