Sconcertato e amareggiato. Così si definisce Enrico Melozzi, noto musicista teramano e compositore, tra le ultime cose, della colonna sonora del film “Colpa Nostra”, realizzato da due abruzzesi doc, Walter Nanni e Giuseppe Caporale.
La pellicola è stata presentata lo scorso 22 giugno nella sala della Provincia di Roma, riscuotendo un grande successo di critica e pubblico. In anteprima, poi, è stato proiettato a L’Aquila, in occasione del primo anniversario del terremoto. Il film, infatti, parla dell’Abruzzo e dei suoi scandali, di sanità, terremoto, ricostruzione, mafia. Colpa Nostra, dopo Roma e L’Aquila, sarà presentato a Teramo, il prossimo 25 luglio, alle ore 21.30 al parco fluviale, nell’ambito della rassegna Cineramnia 3D.
Un appuntamento di grande spessore, durante il quale il film sarà, oltre che visto, analizzato in ogni suo aspetto grazie anche alla presenza dei registi.
La stessa sera, tuttavia, ci sarà un altro atteso evento a Teramo: il concerto gratuito in piazza Martiri della giovane promessa della musica italiana Noemi.
“Un lavoro pensato, scritto e prodotto da cittadini abruzzesi, viene scoraggiato, boicottato, allontanato dal grande pubblico, non con la censura, che quasi ci aspettavamo, ma semplicemente contrapponendo un evento decisamente più popolare, più commerciale”.
Enrico Melozzi attacca duramente l’amministrazione comunale, promotrice di “un progetto in cui la gente non deve sforzarsi. Basta partecipare, cantare, fare oscillare un accendino a destra e a sinistra. Comprare dei dischi a fine serata. Tutto qui. E’ semplicissimo. Tutto questo non solo alla faccia dei soldi pubblici spesi a vanvera, ma soprattutto alla faccia del Calendario Unico, con il quale il Comune vuole solo tenere il controllo delle manifestazioni culturali”.
Melozzi critica, dunque, la mancanza di quella programmazione tanto osannata dal sindaco Maurizio Brucchi, che proprio grazie al Calendario Unico, puntava ad “evitare concomitanze che nulla portano al bene della città, che alimentano solo lo sperpero di soldi e una vana concorrenza tra le diverse realtà culturali teramane”.
E a questo punto, la domanda che Melozzi si pone è: “Dove andranno Brucchi, l’assessore Campana e il consigliere Tancredi la sera del 25 luglio? Andranno a sostenere la piazza oppure al Parco fluviale?”.
Secondo il musicista teramano, da sempre polemico con l’amministrazione, rea di non valorizzare sufficientemente o per niente la cultura locale, il calendario unico rappresenta solo “un giro di vite sulla burocrazia culturale, che nuoce sempre di più agli indipendenti che non hanno mezzi per permettersi segreterie e commercialisti. Maggiore controllo, insomma, da parte del Comune sugli eventi culturali. Ed ecco il risultato. Il lavoro dei propri cittadini viene accantonato”.
Niente da ridire contro la giovane Noemi, certo, “ma è ovvio che la battaglia è già persa in partenza. Ci contrappongono dei giganti che fanno numeri imbattibili, così non ci censurano nemmeno più, ma poi dicono che da noi non viene nessuno. Trovo questo comportamento politico indegno, irresponsabile, volgare, scorretto. Ma tanto oramai la mia Teramo sta andando a rotoli. E sarà difficile per noi tutti fermare lo scempio. Ma in fondo, dopo tutto, forse…è Colpa Nostra”.