L’Aquila. “Un ponte per annullare le differenze culturali e geografiche che dividono l’Italia dalla Russia e mettere a sistema le affinità di conoscenze e tecnologie nei settori farmaceutico, chimico e alimentare”.
Così il presidente del polo di innovazione chimico-farmaceutico abruzzese Capitank, Enrico Giaquinto, presenta il primo Congresso internazionale italo-russo “Industrial-academic networks in cooperation activities for pharmaceutical, chemical and food fields” (“Reti aziendali-accademiche in cooperazione nell’industria farmaceutica, chimica e alimentare”) che comincerà giovedì 17 settembre a partire dalle 9.30 nell’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila in località Monteluco di Roio.
L’evento, 17 e 18 settembre, assume una particolare rilevanza perché per la prima volta in Abruzzo si incrociano le esperienze in Italia e in Russia dei cosiddetti “network tecnologici” che raggruppano imprese, atenei e centri di ricerca.
Per Giaquinto “sono moltissimi i punti di contatto tra conoscenze, interazioni e tecnologie che si stanno sviluppando a livello accademico e industriale tanto in Russia quanto in Italia”.
L’evento è organizzato da Capitank in collaborazione con la società di spin off dell’Università dell’Aquila Biomaterials & Engineering (Bme), oltre che lo stesso ateneo e vedrà la presenza di partner accademici e aziendali russi.
Al Congresso parteciperanno relatori nazionali e internazionali, provenienti dal mondo accademico e dell’industria, per condividere gli ultimi sviluppi e raccontare quanto messo in atto nei settori farmaceutico, chimico e agroalimentare.
Il network Capitank è costituito da 42 soci tra aziende, istituti di ricerca e università che operano con il comune intento di valorizzare le eccellenze della Regione Abruzzo in questo comparto.