Chieti. Domani, martedì 27 Settembre 2022, alle ore 18, il Museo Barbella di Chieti ospiterà la presentazione del libro “Una Famiglia Armena” scritto dall’attrice Laura Efrikian. Durante la manifestazione, Laura Efrikian riceverà una targa speciale dal “Premio Internazionale Anton Giulio Majano” che sarà consegnata dal vice-sindaco Paolo De Cesare; saranno presenti all’iniziativa il sindaco di Chieti Diego Ferrara e il maestro Davide Cavuti, direttore artistico del «Premio Internazionale Majano». Durante la manifestazione verrà presentato anche il libro “Polvere d’Africa” dello scrittore Marco Novati.
“Laura Efrikian è stata interprete di alcuni degli sceneggiati più importanti diretti da Anton Giulio Majano, quali “La Cittadella (1964) e “David Copperfield” (1965)- così il vicesindaco Paolo De Cesare – In occasione della presentazione del suo libro, abbiamo voluto conferirle una “menzione speciale” del Premio intitolato al celebre regista Anton Giulio Majano, un grande personaggio della cultura italiana, nato a Chieti e a cui l’amministrazione comunale ha voluto donare di nuovo lustro, proponendo la realizzazione di un premio a lui dedicato”.
Dopo la serata intitolata “Romanzo Cinematografico”, ideata dal maestro Davide Cavuti per l’appuntamento conclusivo della Stagione di Prosa del “Teatro Marrucino”, l’assessorato alla cultura del comune di Chieti, guidato dal vice-sindaco Paolo De Cesare, ha voluto istituire il “Premio Internazionale Majano” Città di Chieti. Il “Premio Internazionale Majano” si avvarrà della direzione artistica del maestro Davide Cavuti, direttore artistico della Stagione di Prosa del “Teatro Marrucino”.
Anton Giulio Majano nasce a Chieti il 5 luglio 1909; ha realizzato alcuni dei capolavori per la televisione tratti da romanzi e testi di grandi autori: tra le sue tante regie, ricordiamo “Capitan Fracassa” (1958), “L’isola del tesoro” (1959), “Delitto e castigo” (1963), “La cittadella” (1964),“Tenente Sheridan: La donna di fiori” (1965), “La freccia nera” (1968-1969), “E le stelle stanno a guardare” (1971) e molti altri ancora.