Chieti. L’ultimo spettacolo in programma per la Rassegna di Teatro Emergente di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo in collaborazione con l’Amministrazione Comunale in scena al Teatro Marrucino di Chieti domani domenica 6 maggio alle ore 18 è Sempre domenica di Controcanto Collettivo per la regia di Clara Sancricca, interpretato da Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero. Spettacolo vincitore di In-Box dal vivo 2017, la rete di teatri, festival e soggetti istituzionali che seleziona e promuove alcune delle esperienze produttive più interessanti della scena emergente italiana
Sempre domenica è un lavoro sul lavoro. È un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente mangia, consuma, sottrae. Sul palco sei attori su sei sedie, che tessono insieme una trama di storie, che aprono squarci di esistenze incrociate. Sono vite affaccendate nei quotidiani affanni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono, perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte, quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del così è sempre stato e del sempre così sarà. Sempre domenica è un coro di anime, una sinfonia di destini.
Spiegano ragazzi del Collettivo“Lo spettacolo è nato dall’urgenza di raccontare un paradosso, in cui viviamo immersi al punto da non averne coscienza e che struttura e sostiene la nostra società al punto da non essere mai messo in discussione. Questa messa in discussione era invece per noi necessaria e possibile, e qui, però, si ferma il nostro contributo. Riteniamo che le scelte debbano restare personali e che ognuno – per come si sente, per ciò che vuole, per quello che è – debba essere libero di immaginare la propria. Le ricette competono ai commercianti, le risposte ai filosofi; a noi, come osservatori appassionati del contemporaneo, compete sollevare domande. Ciò non toglie, naturalmente, che ognuno di noi, personalmente, sia impegnato nella costruzione della propria risposta e che tutti noi, collettivamente, stiamo tentando un ripensamento spirituale e politico delle forme del nostro stare al mondo.”