Chieti, l’amministrazione si mobilita per potenziare il personale dei musei archeologici

Sindaco e De Cesare: “Contatteremo le associazioni cittadine perché supportino il personale”

Chieti. “Ci stiamo attivando come Comune affinché i problemi di personale dei Musei archeologici presenti in città possano essere al più presto risolti, in attesa che i concorsi non portino nuova linfa alle gallerie di stato – così il sindaco Diego Ferrara e il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Un problema che abbiamo già affrontato e risolto in virtù della sinergia operativa che ci lega alla Direzione regionale musei, mettendo a disposizione i percettori di reddito di cittadinanza, al fine di consentire la riapertura delle sale espositive de La Civitella e di Villa Firgerj.

Nella ripartenza post covid la cultura e il patrimonio artistico della città hanno un ruolo fondamentale e noi vogliamo che siano sempre fruibili, consci del potenziale che hanno, specie ora, che con la ripresa, Chieti comincia a vedere dei flussi di visitatori in arrivo anche da fuori regione. A tal proposito ci stiamo confrontando con le realtà associative che siano disponibili a fornire personale competente che possa andare a potenziare quello dei due musei archeologici, in modo da evitare chiusure. Sappiamo bene che l’organico è sottodimensionato, come che tanti sono gli sforzi che la Direzione sta facendo per farvi fronte, ma ci sembra che in una città come la nostra, peraltro sede della direzione regionale dei musei e di strutture come Villa Frigerj che ospita il simbolo forse più conosciuto e forte d’Abruzzo qual è il Guerriero di Capestrano, ciò sia dovuto.

Da giorni siamo in contatto con la direzione e gli uffici ministeriali e contiamo di arrivare presto a una soluzione che consenta di coprire i turni fino alla definizione dell’organico museale e soprattutto nel periodo delle festività natalizie, in modo che tutti i musei presenti in città, possano accogliere visitatori. A tal proposito stiamo predisponendo una missiva da far pervenire al Direttore Generale dei Musei a Roma perché dall’impegno si arrivi subito a praticare la soluzione proposta”.

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