“Si rende noto che dalle ore 11 alle ore 15 dei giorni 8, 10 e 12 del corrente mese di marzo, le batterie del gruppo di complemento di stanza in Pescara, eseguiranno esercitazioni di tiro a proietto, sul tratto di spiaggia compreso tra la frazione di Santa Filomena e il fiume Saline e più precisamente fra il casello ferroviario 344 e la foce di detto fiume. Nei detti giorni e per la durata delle esercitazioni sarà innalzata una Bandiera rossa sul Colle della Vecchia. Durante i tiri la zona di terreno fra il mare e la ferrovia e per due chilometri a nord della foce del fiume Saline, dovrà essere sgombra di persone o d’animali […] L’abbassamento della bandiera rossa dal Colle della Vecchia e il segnale suonato dai trombettieri indicheranno il termine dell’esercitazione”.
Questo il contenuto del manifesto, datato 1 marzo 1917, che testimonia il ruolo del territorio di Montesilvano nella Grande Guerra, scelto come luogo di esercitazioni militari. E proprio questo eccezionale ritrovamento è stato al centro del convegno organizzato dal Comune di Montesilvano questa mattina al Pala Dean Martin per celebrare il centenario della fine della prima guerra mondiale.
L’incontro ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Alessandrini, del liceo D’Ascanio, le classi terze delle scuole secondarie di primo grado oltre ai dirigenti scolastici di tutti gli istituti della città. Relatori il prof. Antonio Farchione che ha offerto uno spaccato sulla prima guerra mondiale a cominciare dalle cause scatenanti per poi giungere ad analizzare proprio il ruolo che l’Abruzzo e Montesilvano hanno esercitato nel contesto del conflitto mondiale, Gianluca Milillo dell’associazione Nuovo Saline responsabile del ritrovamento di alcune munizioni, datate 1917, nella foce del fiume Saline, ulteriore prova delle esercitazioni che venivano effettuate lungo tutta la riviera del territorio di Montesilvano e il prof. Troiano dell’Istituto Alessandrini, curatore di un progetto didattico incentrato sulla Grande Guerra.
«Con la fine della seconda guerra mondiale- sottolinea il sindaco Francesco Maragno -, dopo la distruzione portata dai due grandi conflitti, si è compreso che fosse necessario creare le basi per un futuro di pace e di prosperità. Quelle basi hanno portato alla creazione dell’Unione Europa. Questa giornata è l’occasione per approfondire cosa ha rappresentato e causato il conflitto mondiale sul nostro territorio».
Gli studenti hanno potuto visionare da vicino non solo il manifesto risalente al marzo 2017 ma anche una serie di preziosissimi cimeli tutti risalenti alla prima guerra mondiale, messi a disposizione dalla collezione privata di Alessio Colantoni, come elmetti, giacche da fatica, monete, antichi libri e foto. Nel corso della mattinata l’Amministrazione Maragno ha anche donato a tutti gli studenti il “Dizionario della Grande Guerra” di Gustavo Corni e Enzo Fimiani, uno strumento che propone una lettura della Prima guerra mondiale adatta a un uso didattico, grazie alle schede di approfondimento dedicate a Stati, personaggi, eventi, eserciti, simboli, eredità.