Sono state selezionate le dieci finaliste per il progetto di Capitale italiana della Cultura per il 2027: svelati i loro progetti
La Capitale italiana della Cultura è una città designata ogni anno dal Ministero della Cultura. La sua nomina avviene per mezzo della scelta di una commissione composta da sette esperti, ovviamente nominata dallo stesso ministero, che selezionando tra alcune candidate scelgono la località più attinente.

Quella che viene selezionata avrà la possibilità per l’intero anno di riferimento di mettere in mostra le proprie qualità tanto da un punto di vista paesaggistico, quanto sotto quello storico-culturale. Attualmente la Capitale italiana della Cultura prevista per il 2025 è Agrigento, in Sicilia, che ha raccolto l’eredità di Pesaro (Marche), mentre quella del 2026 sarà L’Aquila.
Questo progetto prende vita nel 2014 da un’idea di Franceschini, allora ministro per i beni e le attività culturali, dopo che Matera era stata nominata capitale europea della cultura per il 2019. La prima edizione avvenne nel 2015 e a vincere furono le cinque città candidate insieme a Matera: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena.
Da quell’anno solo nel 2023 a vincere furono più di una città (Bergamo e Brescia). In vista del 2027, entro il 28 marzo del 2025 andrà comunicata la decisione della città che raccoglierà lo scettro lasciato da L’Aquila. Tra i molteplici progetti presentati è stata già fatta una profonda selezione, che oggi vede 10 città contendersi il premio.
Le 10 finaliste
La Giuria per la selezione delle città candidate, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto – come comunicato dallo stesso Ministero della Cultura – le 10 finaliste su 17 candidature che sono state ricevute dall’apertura. Una cernita che ha visto come principio madre quello di prediligere i dossier che più di tutti sono corrispondenti al bando.

Ad aver avuto la meglio sono state, quindi: Alberobello, Aliano, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona. Queste finaliste verranno convocate, come spiega sempre il MIC, per le audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio prossimi.
In questo caso avranno l’occasione di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che avranno il compito di fare le loro valutazioni, selezionando il più congruo. Le audizioni prevederanno una durata massima di 60 minuti, suddivisi così: 30 per la presentazione del progetto e gli altri 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.
A tal riguardo, i progetti che ogni città presenterà per diventare Capitale italiana della Cultura sono i seguenti: Alberobello (Bari) con ‘Pietramadre’; Aliano (Matera) con ‘Terra dell’altrove’; Brindisi con ‘Navigare il futuro’; Gallipoli (Lecce) con ‘La bella tra terra e mare’; La Spezia con ‘Una cultura come il mare’; Pompei (Napoli) con ‘Pompei Continuum’; Pordenone con ‘Pordenone 2027. Città che sorprende’; Reggio Calabria con ‘Cuore del Mediterraneo’; Sant’Andrea di Conza (Avellino) con ‘Incontro tempo’ e Savona con ‘Nuove rotte per la cultura’.