Presentato questa mattina, in Provincia a Teramo, il programma delle Giornate FAI d’Autunno. Protagonista Campli e i suoi tesori nelle giornate del 12 e 13 ottobre.
Il programma è stato illustrato alla presenza del presidente e del vicepresidente, rispettivamente Diego Di Bonaventura e Alessandro Recchiuti, del sindaco di Campli, Federico Agostinelli e dei consiglieri delegati Pietro Adriani e Melissa Di Egidio. A raccontare le “giornate d’autunno” la capodelegazione FAI Teramo, Giovanna Marinelli, Angelo Andrea De Martinis segretario FAI Teramo e Riccardo Ferrara delegato.
La Delegazione FAI di Teramo, anche quest’anno, ha scelto di valorizzare uno dei borghi della provincia teramana, Campli, sicuramente uno dei più antichi e ricchi di testimonianze artistiche importanti, dal 2018 nel club dei Borghi più belli d’Italia. Il territorio di Campli, attraverso i reperti archeologici rinvenuti, ha dimostrato di essere abitato sin dall’epoca italica (VIII-II sec. a.C.) e conserva le tracce e i monumenti, sacri e civili, di una storia ininterrotta no ad oggi: dai romani ai Farnese, dai monasteri e conventi alle chiese a rescate, dallo Stato Farnesiano al Regno di Napoli, no all’Unità di Italia. Purtroppo, l’area ha subito diversi devastanti terremoti: quello aquilano del 1703, che danneggiò il Palazzo Farnese e la Collegiata; e quelli del 2009 e 2017. Dopo un gran lavoro di messa in sicurezza dei monumenti, oggi è in atto una puntuale opera di recupero e di restauro che ha già restituito alcuni dei monumenti più belli, grazie all’impegno della Soprintendenza A.B.A.P. d’Abruzzo, e al Polo Museale d’Abruzzo. Il FAI con queste GFA vuole contribuire al rilancio e alla conoscenza di questo borgo, che proporrà ai visitatori anche le sue eccellenze gastronomiche (tartufo, porchetta) e le sue tradizioni.
“E’ la prima volta che Campli ospita le giornate FAI di Autunno e ne siamo orgogliosi – ha detto il sindaco Federico Agostinelli – Un evento da noi fortemente voluto perché rappresenta una spettacolare vetrina culturale e turistica per il nostro prezioso territorio. Per questo vorrei e ringraziare tutte coloro che hanno collaborato all’organizzazione di queste giornate”.
Come ha confermato il capo delegazione FAI Teramo, “è importante per il FAI valorizzare i piccoli borghi italiani, che sono non solo degli scrigni artistici e paesaggistici, ma soprattutto sono la testimonianza della varietà culturale dell’Italia e della qualità della sua vita. In ogni borgo troviamo non sono opere d’arte e panorami, ma storie, comunità, una dimensione sociale accogliente e attiva. Le GFA sono poi affidate in gran parte ai Gruppi Fai giovani, che nel nostro ambito è particolarmente propositivo e impegnato. Un grazie a tutti, Amministrazione, Soprintendenze, Associazioni, Parrocchia e ai volontari FAI sempre più numerosi e motivati”.