Atri. Arriva “Picus” la prima App italiana che permette ai turisti di frequentare in autonomia un’area protetta accompagnati da Picus, l’Istrice parlante che fornisce informazioni sui luoghi che si stanno visitando.
“Un innovativo sistema di fruizione – spiega il direttore della riserva Adriano De Ascentiis – pensato e ideato al fine di guidare cittadini e turisti nell’area naturalistica, attraverso un’audioguida di facile utilizzo e sempre a portata di mano, senza tuttavia perdere il contatto con la natura grazie ad un approfondito studio di settore. Il dispositivo, una volta istallata la app è in grado di riconoscere l’apparecchio mobile e attivarsi automaticamente anche in lingua grazie a sofisticati sistemi tecnologici. L’idea”, racconta il direttore dell’Oasi WWF, “nasce per garantire a tutti i fruitori dell’area protetta di ricevere informazioni sui luoghi che si stanno visitando anche al di fuori dei tour guidati e passeggiate naturalistiche che il gestore dell’area organizza ogni anno, e quindi si è pensato di far coesistere due modalità di fruizione che permetteranno la continuità di un servizio h24. Una volta avviata l’APP, grazie ad una tecnologia sperimentale, sarà Picus a guidarci lungo il percorso naturalistico, attraverso video e voci che appariranno sullo smartphone ogni qual volta ci si avvicinerà alle 11 postazioni a fumetto realizzate dal disegnatore Paolo Voto, che riproducono l’istrice parlante sotto la veste di botanico, zoologo, archeologo, storico etc., a seconda delle peculiarità del sito che si sta attraversando. Abbiamo pensato a questo nome”, conclude, “perché ci ricorda il picchio, animale totemico delle nostre antiche popolazioni, i piceni, e a ricordo degli aculei pungenti dell’Istrice, animale simbolo dell’area protetta”.
La App è stata studiata in ogni minimo particolare, ad iniziare dai materiali di riciclo con cui sono state realizzate le sagome, alla voce narrante che non contiene suoni aggiuntivi che vanno ad intaccare la fruizione silenziosa dell’ambiente protetto che si sta visitando. A completare il percorso di valorizzazione e fruizione dell’area è la redazione della Carta Geoturistica realizzata dal Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara.
Il progetto è stato realizzato dal Comune di Atri, Settore Lavori Pubblici, che usufruendo dei fondi FESR messi a disposizione dalla Regione Abruzzo negli anni passati è riuscito a riqualificare molte strutture della riserva naturale corredandole di elementi che ne arricchiscono di contenuti la fruizione – sottolinea Alfonso di Basilico – Assessore alle Aree Protette del Comune di Atri.
“La riserva naturalistica”, ricorda in ultimo il direttore, “è sempre aperta, per info ed eventi in corso o per effettuare il percorso autonomo visitare il sito www.riservacalachidiatri.it oppure potete recarvi sul posto e seguire la pannellistica e se avete bisogno di un’audioguida vi aiuta PICUS!”