Lanciano. “L’amarezza di questa favola che vi preparate ad ascoltare mi ha indotto a rivolgervi alcune parole prima ch’io divenga una scimmia. Sono le mie ultime parole, almeno per questa sera, che pronunzierò da uomo: e non saranno gaie, poiché io diventerò una scimmia per mettermi contro gli uomini”.
A cura del “Piccolo Teatro Orazio Costa”, approda il 15 marzo prossimo, alle 21, alla Sala Mazzini di Lanciano, lo spettacolo “L’isola delle scimmie”, tratto dall’omonimo libro, del 1922, di Luigi Antonelli, autore abruzzese. Da questo testo, ai più sconosciuto, nasce la fortunatissima saga cinematografica “Il pianeta delle scimmie”, che quindi ha paternità abruzzese. Scene da una favola in tre atti: così ama definire l’opera Domenico Galasso, attore e direttore artistico dell’ “Orazio Costa”.
“Lo spettacolo – spiega Galasso – consiste in una selezione di scene da “L’Isola delle Scimmie” di Luigi Antonelli, inframmezzate da una narrazione che accompagna lo spettatore ad una più piena e consapevole fruizione di quanto avviene in scena, attraverso i meccanismi della costruzione del gioco teatrale”. Con questa rappresentazione, adatta ad un pubblico di tutte le età, il Piccolo Teatro Orazio Costa, “intende contribuire alla promozione dell’opera letteraria e teatrale di Luigi Antonelli, autore nato a Castilenti (Teramo) e morto a Pescara, contemporaneo di Pirandello, rimasto in ombra rispetto al panorama nazionale degli scrittori del Novecento.
“Il progetto, portato anche nelle scuole, – viene spiegato – nasce con l’intento di divulgare, alle nuove generazioni la conoscenza di Antonelli, che attraverso le sue opere, con la sapienza e la forza della sua scrittura teatrale, con l’arditezza visionaria delle tematiche sviluppate, affronta e sostiene la trattazione di temi di evidente attualità, entrando a piena voce nel più vivo dibattito contemporaneo in merito alla violenza contro le donne, al confronto tra i sessi, alla decrescita e allo sviluppo sostenibile, ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione, al rapporto natura – cultura”. Sul palco Annalica Casasanta, Maria De Joannon, Miriam Di Nardo Di Maio, Maria Rita Errico, Alessandra Litterio, Francesca Morgione, Maria Ida Nasuti
. Coreografie: Miriam Di Nardo Di Maio. Regia: Domenico Galasso. L’ingresso è di 8 euro.