Ambrogio Sparagna, Peppe Barra e Moni Ovadia sono infatti le punte di diamante de ‘La carovana dei suoni… lungo i sentieri della spiritualità’, l’etnofestival itinerante organizzato dall’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo che si svolge il 14 dicembre a Castelli, il 15 a Campli e il 16 a Teramo.
“Si tratta – spiega meglio Luciano Monticelli, consigliere regionale Delegato alla Cultura e promotore di ‘Abruzzo dal Vivo Winter’ – di tre giorni di eventi in cui le espressioni della musica popolare abruzzese legate ai riti del Solstizio d’inverno diventano il punto di partenza di un emozionante viaggio nel ‘sacro’ come luogo privilegiato del dialogo tra le fedi e le culture”.
Da qui l’idea di animare i tre Comuni con esibizioni itineranti di zampognari, visite guidate nelle chiese, menù a tema nei ristoranti convenzionati e apposite masterclass di canto corale aperte a tutti. Al programma si affiancheranno poi i grandi spettacoli di Ambrogio Sparagna, Peppe Barra e Moni Ovadia.
“Quello di Ambrogio Sparagna, uno degli artisti più importanti della nuova musica popolare italiana – continua Monticelli –, sarà un concerto incentrato sui canti e gli strumenti musicali delle Novene del Natale. Un viaggio nella memoria musicale che permette di scoprire o di riscoprire l’affascinante mondo legato alla tradizione popolare natalizia”. L’appuntamento è per venerdì 14 dicembre alle ore 21.00 nella chiesa di San Giovanni Battista a Castelli.
Seguirà il giorno seguente lo spettacolo di Peppe Barra, in programma alle 18.00 nella chiesa di Santa Maria in Platea a Campli, dove andrà in scena ‘Natalizia’, uno spettacolo che racconta di una città – Napoli – che nel concetto in sé del Natale, e di conseguenza di vita, aspira non alla nascita, ma alla rinascita.
La tre giorni terminerà a Teramo lunedì 16 dicembre alle 15.30 in Duomo, dove si terrà invece il ‘Cabaret Yiddish’ di Moni Ovadia, incentrato sulla lingua, la musica e la cultura yiddish, quell’inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno, la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque.
“Quello di ‘Abruzzo dal Vivo Winter’ – conclude Monticelli – è una proposta artistica e di intrattenimento di alto livello e completa, che unisce nomi importanti ad attività di valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio, un aspetto che non potevamo non prendere in considerazione se davvero vogliamo aiutare questi territori a risorgere. La ricostruzione, infatti, non è mai solo materiale, ma passa anche attraverso la cultura, che costituisce anche un volano economico per i nostri comprensori. L’auspicio è pertanto quello di aver dato avvio, con questo format, a un circolo virtuoso di iniziative che continuerà ad alimentarsi in futuro per rendere la nostra terra ancor più forte e bella agli occhi di tutti”.