Come fosse per sempre, il grande successo del corto di Maurizio Forcella

Atri. Continua a mietere successi il cortometraggio “Come fosse per sempre”, realizzato e diretto dall’atriano Maurizio Forcella; l’opera, infatti, dopo i già numerosi riconoscimenti ricevuti nel 2014 (Miglior regia “Retro Film Festival”, Miglior cortometraggio Festival Internazionale del Cortometraggio CortIncontri, Miglior colonna sonora originale al compositore Gianluigi Antonelli al Festival Internazionale del Cortometraggio CortIncontri, Miglior Sound design a Gianluigi Antonelli e Maurizio Bergmann al Festival Internazionale del Cortometraggio CortIncontri , Premio speciale della giuria Fano International Film Festival, e le nomination per la finale al “Fiaticorti Film Festival”, al “ICFF- Italian Contempory Film Festival” di Toronto, al “Corto Tendenza”, al “perCorti di vita”, al “Shortini Film Festival” e al “IFAF – Italian Film & Art Festival” in Corea), ha ricevuto la nomination come finalista anche al “Mitreo Film Festival” che si sta tenendo a Santa Maria Capua Vetere dal 20 novembre prossimo e la cui premiazione avverrà domenica e al “Wag Film Festival” che si terrà ad Arezzo dal 5 dicembre.

Pienamente soddisfatto, Maurizio Forcella racconta come è nato questo cortometraggio e il duro lavoro che è servito per realizzarlo : “Come fosse per sempre e? un cortometraggio che ho in testa da molti anni, precisamente dal 2006. Chi fa cinema sa benissimo quanto bisogna attendere prima di veder realizzata una propria opera, ho aspettato molto tempo ma alla fine sono riuscito a partorire un buon lavoro. Avere un’idea in testa non significa aver realizzato un film; prima di mettersi dietro la macchina da presa c’e? bisogno della famosa “illuminazione”, di un’intuizione che mette in moto tutta la macchina produttiva. A me piace chiamarla “messa in scena” la quale non si riferisce solo all’ambiente ricostruito in se? ma all’intenzione che anima la scelta di tale ambiente. Nel 2011 ho iniziato a scrivere la sceneggiatura spinto da un sogno avuto nello stesso anno, da lì a poco ho girato il cortometraggio. Dopo le riprese durate 7 giorni ho iniziato con la post produzione che mi ha rubato due lunghi anni. Il film è stato girato interamente in pellicola e, nel nostro Paese, sono ormai sempre meno i laboratori che si occupano dello sviluppo e della digitalizzazione della pellicola. Districarsi tra le tante difficoltà del caso non e? stato semplice.”

Un’opera il cortometraggio che, pur se di breve durata, ha dei costi non indifferenti, spesso la spesa e il tempo da dedicarvi sono elementi che possono provocare scoramento, ma poi quando arrivano i meritati premi è enorme la soddisfazione : “L’opera e? stata patrocinata dal comune di Atri, sostenuta dall’A.S.A. (Associazione Studentesca Atriana), da aziende locali e, per finire, per buona parte autoprodotta. Pertanto, potete immaginare lo sforzo economico e fisico adoperato per la realizzazione del film. Alla fine, Come fosse per sempre ha fatto la sua prima apparizione il 27 Aprile del 2014 al Retro film festival di Perugia vincendo il premio come miglior regia, primo di una inaspettata serie. Ricevere un premio e? una cosa bella e anche molto importante, spesso si lavora tanto senza avere riconoscimenti e questo credo sia davvero controproducente, sia sul lavoro sia nella vita di tutti i giorni. Ci tengo a sottolineare che, se sono riuscito a produrre l’opera in questione, e? stato solo grazie all’aiuto di tanti giovani professionisti che, insieme a me, si sono avventurati in questo lungo processo produttivo. Mi piacerebbe citarli tutti ma credo non sia questa l’occasione adatta.”
Come fosse per sempre è un film dal sapore particolare, che impegna piacevolmente lo spettatore nella visione : “Come fosse per sempre e? un film autobiografico che definisco a blocchi: la sua struttura, apparentemente caotica, immerge lo spettatore in un flusso continuo di ricordi. Ho cercato di smontare e riordinare i pensieri del protagonista e, con una scrupolosa metodologia, ho voluto mettere in evidenza come sia difficile lottare con il proprio inconscio. Ho deciso di girare il film quasi interamente in mezzo al mare. La scelta azzardata e? stata condizionata dalla mia volonta? di creare due piani profilmici differenti. L’idea ispiratrice viene dalla prima topica freudiana secondo la quale la psiche umana non e? del tutto trasparente. Non tutto cio? che sentiamo e crediamo di intendere in superficie e? in se? compiuto e completamente chiaro. Per Freud la psiche e? come un iceberg: la parte superficiale e? molto meno rilevante della parte sommersa, immensa e misteriosa. Detto ciò, preferisco non svelare la trama del film, l’opera oramai viaggia bene da sola, non credo io debba aggiungere altro.”

Come fosse per sempre è stato visibile per ora solo nei festival, una scelta ragionata che non esclude in futuro l’essere messo a disposizione via internet o proiettato per un più ampio pubblico : “Ho scelto per ora di non mettere a disposizione il film su internet poiché molti festival preferiscono che le opere in concorso abbiano una certa riservatezza. Ovviamente sono felice che molti si siano interessati al mio lavoro, in tanti mi hanno anche spinto ad organizzare un evento pubblico dove proiettare il cortometraggio. Io, per adesso, preferisco fare il mio lavoro, se poi c’e? qualcuno interessato io non posso che esserne felice.”

Richieste che sono giunte anche da diversi Enti Istituzionali, che devono però anche capire come valorizzare al meglio questa forma d’arte, nonché avere la volontà di darle la giusta spinta economica che potrebbe permettere di far decollare altri progetti in cantiere e continuare così a portare agli onori delle cronache Atri e un atriano : “Ci sono già dei nuovi progetti in cantiere, ho aperto anche un piccolo studio ad Atri, facendo un ulteriore sforzo economico, per poter gestire al meglio l’attività; sto lavorando, insieme a Ilaria Fini, Gianluigi Antonelli e con il costante appoggio dell’associazione C.A.R.A.V., alla realizzazione di un ampio documentario sulla figura di Francesco Martella, grande uomo, dirigente di Giustizia e Libertà, proto-partigiano e martire della Liberta?, assassinato ad Atri il 17 Novembre del 1943. Molti importanti produttori e studiosi si stanno interessando al nostro progetto, la nostra volontà e? quella di riportare alla luce ed analizzare tutti gli avvenimenti oscuri che hanno ruotato intorno alla vita e alla morte di Martella. Sto lavorando anche alla stesura di un nuovo film, si tratta di un lungometraggio girato completamente in Abruzzo, un road movie un po’ sui generis. Ovviamente questa operazione richiede uno sforzo economico di un certo spessore. Spero che le istituzioni capiscano quanto sia importante investire nell’arte sull’intero territorio nazionale. Bisogna investire in questo paese, fortemente colpito dalla crisi e dalle sue ricadute sul piano sociale, con la consapevolezza che arte e cultura creano posti di lavoro. D’altronde già avviene in tanti paesi europei ed extraeuropei. Purtroppo nel nostro paese, pur di soffocare le voci delle menti creative e pensanti, hanno azzerato i fondi di un intero settore produttivo in soli vent’anni. Io penso che chi ha paura dell’arte ha sempre qualcosa da nascondere”.

Roberto Marchione

 

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